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PERIODICO INFORMATIVO - 14 MAGGIO 2021

Notizia

 

IN GAZZETTA IL DECRETO CON LE PROROGHE AL SUPERBONUS

FISCO

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 108 del 7 maggio 2021 è stato pubblicato il Decreto Legge n.59 contenente "Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti".

Il provvedimento, composto da 6 articoli e 1 allegato, contiene la parziale conferma della proroga per il Superbonus 110% prevista dal Decreto Rilancio. Le proroghe vengono confermate per gli edifici plurifamiliari, i condomini e gli IACP.

In particolare, i condomini potranno utilizzare il superbonus per tutto l’anno 2022 senza più l’obbligo di eseguire il 60% dei lavori entro giugno 2022.

Sono apportate le ulteriori seguenti modifiche all'art. 119 del Decreto Rilancio:

  • per gli IACP la scadenza passa dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023;
  • per gli edifici posseduti da unico proprietario da 2 a 4 unità immobiliari per i quali alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell'intervento complessivo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022;
  • per gli interventi effettuati dagli IACP, per i quali alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell'intervento complessivo, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023.

Sull’estensione del superbonus, si ricorda che, al momento attuale, resta fermo l’impegno assunto dal Presidente del Consiglio Mario Draghi in Parlamento, di prorogare tali incentivi con la Legge di Bilancio 2022, dopo aver valutato gli effetti finanziari, la natura degli interventi realizzati e gli obiettivi di risparmio energetico e di sicurezza degli edifici conseguiti nel 2021.

 

AGENZIA ENTRATE: INDICAZIONI SU “INTERVENTI TRAINATI” E BONUS FACCIATE SU STRADE PRIVATE ACCESSIBILI

FISCO

L’Agenzia delle Entrate ha ribadito che, per usufruire del Superbonus, le spese per la sostituzione delle finestre (interventi trainati) devono essere sostenute, oltre che nel periodo di vigenza dell’agevolazione, nell’intervallo di tempo compreso tra la data di inizio e la data di fine dei lavori per la realizzazione degli interventi trainanti (art.2, comma 5, del decreto Interministeriale 6 Agosto 2020 – Decreto requisiti).

La normativa prevede che siano rispettate le seguenti condizioni:

  • la sostituzione delle finestre avvenga congiuntamente all’intervento trainante effettuato dal condominio;
  • si possa certificare il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio;
  • le finestre, comprensive di infissi, possiedano le caratteristiche di trasmittanza termica indicate nel decreto interministeriale del 6 agosto 2020 (decreto requisiti) – Allegato E.

Si ricorda che negli “interventi trainati” rientrano l’abbattimento di barriere architettoniche, l’efficientamento energetico delle unità immobiliari, l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari, l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, l’installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici (solo se gli interventi trainanti assicurano il doppio salto di classe energetica), l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica e sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati contestuale o successiva all’installazione degli impianti medesimi.

Con la risposta n.337 del 12 maggio u.s., l’Agenzia delle Entrate ha esteso le possibilità di utilizzo del “bonus facciate”, consentendo lo sconto fiscale del 90% anche per l'involucro esterno visibile da una strada privata, purché questa strada sia aperta a tutti. A supporto di tale posizione è stato richiamato un parere del Ministero dei Beni culturali, in linea una sentenza della Cassazione (n.2582 del 26 gennaio 2011), secondo cui “una strada vicinale sia assimilabile ad una strada comunale, qualora ad uso pubblico, in quanto ……… destinata al passaggio collettivo”. Se l'edificio sul quale sono in programma gli interventi affaccia comunque su una strada destinata ad uso pubblico, anche se non si tratta di una strada comunale, possono applicarsi le agevolazioni previste dal bonus facciate.

 

PMI E COSTRUZIONI AL CENTRO DELLA NUOVA STRATEGIA INDUSTRIALE EUROPEA

EUROPA

La Commissione Europea ha inserito il settore delle costruzioni tra i sistemi più funzionali per favorire la transizione verde e digitale; nell’aggiornamento della strategia industriale europea le costruzioni e le PMI sono ritenute prioritarie per favorire una ripresa economica sostenibile.

In Italia, in edilizia il 95% delle imprese occupa fino a 9 addetti con un fatturato che non supera 1 milione: in base alle definizioni europee (è microimpresa quella che occupa fino a 9 addetti e piccola quella fino a 50 addetti) il nostro Paese risulta pertanto costituito da micro e piccole imprese.

Per la Commissione europea, il comparto delle costruzioni è considerato un settore ad alta intensità di manodopera e le PMI saranno al centro della Strategia aggiornata: a tale riguardo, la Commissione intende:

  • mobilitare investimenti significativi a sostegno delle PMI;
  • concepire e attuare sistemi alternativi di risoluzione delle controversie per affrontare ritardi nei pagamenti alle PMI;
  • fornire misure per affrontare i rischi di solvibilità per le PMI.

La strategia aggiornata risponde anche agli inviti a individuare e monitorare i principali indicatori della competitività dell'economia dell'UE nel suo complesso: integrazione del mercato unico, crescita della produttività, competitività internazionale, investimenti pubblici e privati e investimenti in Ricerca e Sviluppo.

 

INIZIATIVA UNITARIA DELLE ASSOCIAZIONI: GARANTIRE LIQUIDITA’ ALLE IMPRESE

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

Nei giorni scorsi, Confapi, Confindustria, Associazioni della cooperazione e dell’artigianato, Coldiretti, Confagricoltura, Confcommercio, Confedilizia, Confesercenti ed altre organizzazioni del mondo produttivo hanno trasmesso una lettera alle Istituzioni italiane per garantire un’adeguata liquidità alle imprese nei provvedimenti in fase di emanazione.

Le rappresentanze delle imprese, in particolare, ritengono importante che il Decreto legge in corso di definizione contenga misure di semplice applicazione, che siano effettivamente efficaci e immediatamente operative, senza prevedere l’emanazione di una regolamentazione secondaria per la piena operatività. Con riferimento specifico alla liquidità delle imprese, è innanzitutto necessaria una proroga delle cosiddette moratorie e che queste possano esplicare i loro effetti senza soluzione di continuità con le moratorie in essere. Inoltre, occorre che siano di automatica applicazione, evitando complicazioni burocratiche.

Inoltre, è essenziale, per scongiurare il rischio che le imprese vadano in difficoltà, che la durata dei finanziamenti garantiti venga significativamente prolungata mantenendo invariato il grado di copertura della garanzia pubblica così da prevedere incentivi adeguati ad allungare i piani di rimborso. La durata va portata ad almeno 10 anni, ma va considerato che vi sono settori particolarmente colpiti che hanno urgente necessità di interventi più incisivi, anche modificando le regole del Temporary Framework.

Le Associazioni ritengono altresì necessario che le modalità di accesso al Fondo di Garanzia PMI e alle garanzie Ismea non subiscano delle modifiche almeno fino al 31 dicembre 2021, anche con riferimento alle imprese agricole e a quelle non rientranti nella definizione europea di piccole e medie imprese. Andrebbero comunque favorite le operazioni di rinegoziazione del debito, attraverso idonei strumenti di garanzia offerti dal Fondo di garanzia per le PMI, Sace ed Ismea.

Infine, occorre equiparare le condizioni di accesso alla “Garanzia Italia” a quelle previste per il Fondo di garanzia PMI e ampliare la possibilità di accesso alle misure di sostegno alla liquidità anche alle imprese ammesse a piani di ristrutturazione prima dell’avvio della pandemia e che si sono trovate in difficoltà a rispettare tali piani a seguito degli effetti della pandemia.

 

ISTAT: I DATI SULL’ECONOMIA E SUL SETTORE COSTRUZIONI

ECONOMIA

Nella nota mensile pubblicata dall’Istat sull’andamento dell’economia nazionale, aggiornata a ad aprile 2021, emerge nel primo trimestre dell’anno una flessione del Pil, inferiore a quella dell’area euro, a sintesi di un aumento del valore aggiunto dell’industria e di una diminuzione di quello dei servizi. Il mercato del lavoro mostra contenuti segnali di miglioramento, in un contesto caratterizzato da elevati livelli di incertezza soprattutto sulle tempistiche di modifica delle misure relative al mantenimento dei contratti di lavoro. Ad aprile, è proseguita la risalita dell’inflazione, con un aumento di tre decimi di punto rispetto al mese precedente.

Per quanto riguarda il settore delle costruzioni, a febbraio si registra un nuovo deciso incremento della produzione (+1,4% la variazione congiunturale dell’indice destagionalizzato), ritornando ai valori pre-crisi. Tuttavia, su base trimestrale l’indice ha segnato un aumento più contenuto (+0,6% tra dicembre 2020 e febbraio 2021 rispetto al trimestre precedente). I segnali di miglioramento del settore delle costruzioni appaiono legati ai provvedimenti a favore delle ristrutturazioni mentre i permessi di costruire avevano segnalato, nei primi tre trimestri del 2020, una forte riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, più accentuata per la superficie dei fabbricati non residenziali (-33,2%) rispetto a quelli residenziali (-12,6%)

Il quadro internazionale generale indica una ripresa economica mondiale, proseguita nelle ultime settimane grazie ai progressi delle campagne vaccinali e agli stimoli di bilancio, caratterizzata comunque da dinamiche molto eterogenee fra paesi e settori produttivi. Mentre le attività dei servizi legate al turismo e alla cultura stentano ancora a ripartire, il comparto industriale ha continuato a crescere, sostenendo il recupero degli scambi mondiali di merci in volume.

  

NEI PRIMI 4 MESI DEL 2021 AUMENTA DEL 13,4% LA SPESA DEGLI ENTI LOCALI PER LE COSTRUZIONI

MERCATO

Il Servizio Studi della Camera dei Deputati, in collaborazione con l’Anac e con l’Istituto di Ricerca Cresme, ha elaborato il “Rapporto 2021 Infrastrutture strategiche e prioritarie, programmazione e realizzazione” che analizza i dati al 31 dicembre 2020. Lo studio evidenzia anzitutto un significativo incremento degli investimenti in opere pubbliche negli ultimi cinque anni: dal 2016 al 2020 + 142,3% con un trend positivo che si manifesta, in particolare, dalla seconda metà del 2017; il primo quadrimestre del 2021 conferma la tendenza alla crescita con un incremento del 13,4% della spesa degli enti locali destinata al settore delle costruzioni.

Il comparto delle infrastrutture ferroviarie emerge come quello più trainante e Rfi si attesta prima stazione appaltante. In particolare, l’analisi dei costi per le infrastrutture prioritarie evidenzia la netta prevalenza delle ferrovie (+49%), mentre tra le infrastrutture non prioritarie prevalgono strade e autostrade (+60%).

Lo Studio analizza anche gli effetti del Decreto Semplificazioni con la possibilità di ricorso alla procedura negoziata senza bando che, infatti, ha fatto registrare un notevole incremento; da segnalare che l’Anas viene citata come ente appaltante che ne ha fatto il maggiore ricorso.

Interessante, infine, anche in considerazione dei prossimi interventi sul Codice Appalti, il dato evidenziato dal Presidente dell’Anac, Busia secondo cui “la fase temporale di programmazione e progettazione pesa all'incirca per il 50% del tempo per la realizzazione delle opere”.

 

AMMISSIBILE LA MODIFICA DEL RAGGRUPPAMENTO PER PERDITA REQUISITI

GIURISPRUDENZA

Il Tar Lazio (Latina, Sez. I. Sentenza n.293 del 6 maggio u.s.) ha ritenuto ammissibile la modifica di un raggruppamento per perdita dei requisiti, ex art. 80 del Codice Appalti, da parte della mandante che era risultata con Durc irregolare.

Secondo i Giudici, il comma 3 dell’art.80 del D.Lgs. n.50/2016 ricomprende tra le gravi violazioni in materia contributiva e previdenziale, tali da comportare l’esclusione dalla gara, quelle ostative al rilascio del Durc. Tuttavia, se l’impresa fa parte, come mandante, di un raggruppamento temporaneo o di un consorzio ordinario, il mandatario può indicare un altro operatore in subingresso oppure eseguire l’appalto direttamente o a mezzo degli altri mandanti in possesso dei requisiti di qualificazione.

In ogni caso il solo venir meno di una delle imprese mandanti per la perdita dei requisiti di cui all’art.80 non determina ex se l’esclusione dell’intero raggruppamento senza la preventiva verifica della possibilità di procedere ai sensi dell’art. 48, comma 17 (possibilità di modifica del raggruppamento).

 

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

CONVENZIONI

Ricordiamo alle imprese associate che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti alle attestazioni Soa (prima attestazione, verifica triennale, rinnovo) ed alle certificazioni Iso. Le imprese interessate possono contattare i nostri uffici scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Dal SOLE24

La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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