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PERIODICO INFORMATIVO - 8 OTTOBRE 2021

News

 

PRONTO IL DECRETO CHE ASSEGNA RISORSE PER COMPENSARE AUMENTO DEI PREZZI

CONTRATTI PUBBLICI

E’ stato firmato dal Ministro delle Infrastrutture il decreto che assegna e ripartisce tra le imprese 100 milioni per la compensazione degli aumenti dei materiali utilizzati nell’edilizia.

Il provvedimento, previsto Dl n.73/2021 (Sostegni-bis), distribuisce in uguale misura le risorse tra piccole, medie e grandi imprese, secondo le seguenti definizioni:

sono considerate “piccole” le imprese in possesso della qualificazione Soa fino alla seconda classifica di importo (516.000 Euro), come “medie” quelle in possesso della classifica dalla terza alla sesta (10.329.000 Euro) e come “grandi” quelle in possesso della qualificazione nella settima o ottava classifica (in sostanza da 15.494.000 Euro).

La norma precisa che “ciascuna impresa concorre alla distribuzione delle risorse assegnate alle categorie individuate ……esclusivamente in ragione della propria qualificazione a prescindere dall'importo del contratto aggiudicato”.

Nelle richieste di compensazione, che vanno inviate delle imprese entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del Dm “prezzi” (attesa entro la fine di ottobre), gli operatori devono specificare “l’attestazione relativa all’importo definitivo ammesso a compensazione”, la categoria SOA posseduta e “la dichiarazione comprovante l’insufficienza delle risorse finanziarie (…) risultanti dal quadro economico”.

Il prossimo decreto ministeriale (Dm prezzi) dovrà individuare gli scostamenti di prezzo dei materiali edili in un dato periodo di riferimento.

 

CONFERENZA STATO-REGIONI APPROVA PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE PER 2,8 MILIARDI

CONTRATTI PUBBLICI

La Conferenza Stato-Regioni-Città, riunitasi il 7 ottobre u.s., ha dato il via libera ai 159 progetti ai quali sono destinati 2,8 miliardi di fondi del Pnrr. Si tratta di interventi ricompresi nel Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare) e finalizzati alla riqualificazione ed al miglioramento di aree urbane degradate ed a spazi abitativi.

Nei mesi scorsi, il Ministero delle Infrastrutture, attraverso un’apposita commissione, ha esaminato oltre 290 proposte pervenute da Regioni, Comuni e Città Metropolitane, valutandole e selezionandole attraverso indicatori di impatto sociale, culturale, economico e tecnologico. I parametri sui quali si è fondato il giudizio definitivo si sono concentrati sull’apporto di fondi privati, sulla sostenibilità energetica e sul consumo di suolo zero. Tra i progetti inseriti nel piano, si segnala la proposta di rigenerazione del porto Fluviale di Roma che prevede la riqualificazione di un immobile vincolato e la riallocazione di 53 nuclei famigliari.

I progetti dovranno essere ultimati entro il 2026. Come tutte le opere rientranti nel Pnrr, sono previste procedure fortemente semplificate e accelerate, caratterizzate dal rigido rispetto dei cronoprogrammi.

 

INAIL: RESPONSABILITA’ SOLIDALE IN CASO DI MANCATA APPLICAZIONE DEL CCNL NEL SUBAPPALTO

CONTRATTI PUBBLICI

In una nota pubblicata nei giorni scorsi (n.1507/2021), l’Inail, alla luce delle modifiche introdotte al Codice Appalti, evidenzia le responsabilità nel caso di mancata applicazione del CCNL nelle prestazioni affidate in subappalto.

Il D.L. n. 77/2021 (c.d. Semplificazioni bis), in particolare, ha modificato il comma 14 dell’art. 105 del D.Lgs. n. 50/2016, introducendo un periodo ai sensi del quale “il subappaltatore, per le prestazioni affidate in subappalto, deve garantire gli stessi standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto e riconoscere ai lavoratori un trattamento economico e normativo non inferiore a quello che avrebbe garantito il contraente principale, inclusa l'applicazione dei medesimi contratti collettivi nazionali di lavoro, qualora le attività oggetto di subappalto coincidano con quelle caratterizzanti l'oggetto dell'appalto ovvero riguardino le lavorazioni relative alle categorie prevalenti e siano incluse nell'oggetto sociale del contraente principale”.

La norma assicura pertanto ai lavoratori trattamenti economici e normativi non inferiori a quelli che avrebbe riconosciuto l’appaltatore/subappaltante al proprio personale dipendente in ragione del CCNL dal medesimo applicato.

Conseguentemente, qualora vengano riscontrate condizioni inferiori a quelle previste dal CCNL applicato dall'impresa appaltatrice, l'ispettore ha la possibilità disporre, a carico del subappaltatore, l’applicazione del trattamento normativo ed economico per tutto il periodo di svolgimento del subappalto e alla conseguente rideterminazione dell'imponibile contributivo ai fini assicurativi e previdenziali, coinvolgendo, lo stesso appaltatore, quale responsabile in solido, secondo l'articolo 29 del Dlgs 276/2003.

 

AL VIA LA RIFORMA FISCALE CON IL NUOVO CATASTO

FISCO

Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri avvenuta martedì 5 ottobre u.s. è stato approvato il disegno di legge delega sulla riforma fiscale sottoposto ora all’esame parlamentare. Nell’ambito della delega viene confermata anche la riforma del catasto con l’introduzione di nuovi “valori patrimoniali” e di “rendite attualizzate” per definire parametri il più possibile vicini ai valori normali espressi dal mercato.

In particolare, l’art. 7 prevede che:

“1. Il Governo è delegato ad attuare, con i decreti legislativi di cui all'articolo 1, una modifica della disciplina relativa al sistema di rilevazione catastale al fine di modernizzare gli strumenti di individuazione e di controllo delle consistenze dei terreni e dei fabbricati, secondo i seguenti criteri e principi direttivi:

  1. a) prevedere strumenti, da porre a disposizione dei comuni e dell'Agenzia delle entrate, atti a facilitare e ad accelerare l'individuazione e, eventualmente, il corretto classamento delle seguenti fattispecie:

         1) gli immobili attualmente non censiti o che non rispettano la reale consistenza di fatto, la relativa destinazione d'uso ovvero la categoria catastale attribuita;

         2) i terreni edificabili accatastati come agricoli;

3) gli immobili abusivi, individuando a tal fine specifici incentivi e forme di trasparenza e valorizzazione delle attività di accertamento svolte dai comuni in quest'ambito;

  1. b) prevedere strumenti e moduli organizzativi che facilitino la condivisione dei dati e dei documenti, in via telematica, tra l'Agenzia delle entrate e i competenti uffici dei comuni nonché la loro coerenza ai fini dell’accatastamento delle unità immobiliari.
  2. Il Governo è delegato altresì ad attuare, con i decreti legislativi di cui all'articolo 1, una integrazione delle informazioni presenti nel catasto dei fabbricati in tutto il territorio nazionale, da rendere disponibile a decorrere dal 1° gennaio 2026, secondo i seguenti criteri direttivi:
  3. a) attribuire a ciascuna unità immobiliare, oltre alla rendita catastale determinata secondo la normativa attualmente vigente, anche il relativo valore patrimoniale e una rendita attualizzata in base, ove possibile, ai valori normali espressi dal mercato;
  4. b) prevedere meccanismi di adeguamento periodico dei valori patrimoniali e delle rendite delle unità immobiliari urbane, in relazione alla modificazione delle condizioni del mercato di riferimento e comunque non al di sopra del valore di mercato;
  5. c) prevedere, per le unità immobiliari riconosciute di interesse storico o artistico, come individuate ai sensi dell'articolo 10 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, adeguate riduzioni del valore patrimoniale medio ordinario che tengano conto dei particolari e più gravosi oneri di manutenzione e conservazione nonché del complesso dei vincoli legislativi alla destinazione, all'utilizzo, alla circolazione giuridica e al restauro;
  6. d) prevedere che le informazioni rilevate secondo i principi di cui al presente comma non siano utilizzate per la determinazione della base imponibile dei tributi la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali.”

 

UTILIZZO DEL SUPERBONUS: LAZIO AL TERZO POSTO

FISCO

Enea ha diffuso i dati sull’utilizzo del Superbonus (aggiornati al 30 settembre u.s.). Il maggior numero di asseverazioni è stato presentato in Lombardia (6.384) e Veneto (5.780), seguiti dal Lazio (4.583) e dall’Emilia Romagna (3.550); per valore degli investimenti, il Lazio risulta secondo con oltre 746 milioni, dietro alla Lombardia (1,127 miliardi).

Dai dati relativi al Lazio emergono, nel dettaglio, 4.583 asseverazioni, per 746,54 milioni di investimenti, di cui 480,2 riferiti a lavori conclusi (64,3%).

Le complessive 46.195 asseverazioni nazionali riguardano 6.406 condomini, (13,9%), 23.654 villette (51,2%) e 16.135 unità immobiliari funzionalmente indipendenti (34,9%). Per valore economico, i condomini risultano i principali fruitori con oltre 3,57 miliardi di euro (47,7%).

 

AGENZIA DELLE ENTRATE E SUPERBONUS: LE INDICAZIONI SU FOTOVOLTAICO E RIMOZIONE AMIANTO

FISCO

Con una risposta fornita nei giorni scorsi (n.672/2021), l’Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori indicazioni sull’applicabilità del Superbonus ad una serie di interventi e sulle scadenze temporali previste. 

In particolare, l’Agenzia ha precisato che l’istallazione di impianti fotovoltaici deve essere considerata trainata nella proroga e che, per gli interventi effettuati dai condomìni, la detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, indipendentemente se, alla data del 30 giugno 2022, abbiano effettuato o meno interventi per il 60% di quelli complessivi. 

Per quanto riguarda la rimozione dell’amianto, l’Agenzia ha spiegato che tali interventi ottengono il Superbonus se si dimostra che sono strettamente collegati ai lavori incentivati. 

Le condizioni per ottenere la detrazione è che l’intervento sia effettivamente realizzato e che un tecnico attesti la rispondenza ai requisiti richiesti, la congruità delle spese sostenute e il fatto che queste siano effettivamente strettamente collegate all’intervento agevolato.

 

SOA: PER GARANTIRE CONTINUITA’ QUALIFICAZIONE SUFFICIENTE RICHIESTA DI RINNOVO ATTESTAZIONE

GIURISPRUDENZA

Una delle problematiche che spesso emergono come possibile causa di esclusione è la scadenza dell’attestazione Soa e la conseguente mancanza di continuità nella qualificazione.

La normativa vigente (art. 76, comma 5, del DPR 5 ottobre 2010, n. 207) dispone che almeno novanta giorni prima della scadenza del termine di validità dell’attestazione di qualificazione l’impresa interessata deve “stipulare un nuovo contratto” volto al rinnovo dell’attestazione medesima.

Tuttavia la giurisprudenza (Consiglio di Stato, sez. V, n. 7178/2020 e TAR Firenze n. 1232/2021), ferma restando la presenza del termine decadenziale di novanta giorni, tende a valorizzare, al pari della stipula del contratto, anche una più generale attivazione dell’operatore interessato nel suddetto termine, avviando contatti con la SOA finalizzati a richiedere e avviare il procedimento di rinnovo dell’attestazione in scadenza, non essendo rinvenibile un apprezzabile interesse per differenziare le due ipotesi, a condizione che l’attivarsi dell’operatore economico presso la società di attestazione sia esplicito ed inequivoco.

 

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

CONVENZIONI

Ricordare alle imprese che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti attestazioni SOA (attestazione, triennale, rinnovo) ed alle certificazioni ISO. Le imprese possono contattare i nostri uffici scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

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La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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