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PERIODICO INFORMATIVO - 05 NOVEMBRE 2021

News

 

I CONTENUTI DELLA LEGGE DI BILANCIO: LE MISURE PER L’EDILIZIA

ECONOMIA

Come anticipato nel precedente numero di Aniem Lazio News, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e il bilancio pluriennale per il triennio 2022 – 2024.

Il provvedimento passa ora all’esame del Parlamento ed è pertanto soggetto a modifiche nel corso dell’iter di approvazione. Si evidenziano, in sintesi, le misure di maggiore interesse per le imprese: 

Fisco. Per ridurre il cuneo fiscale e l’Irap è previsto un intervento di complessivi 8 miliardi (6 con un nuovo stanziamento di bilancio e 2 miliardi già assegnati in precedenza). Vengono inoltre stanziati 2 miliardi di euro nel 2022 per contenere l’aumento dei costi dell’energia. 

Investimenti pubblici. Vengono destinati circa 70 miliardi per gli investimenti delle amministrazioni centrali e locali dal 2022 al 2036: le risorse sono finalizzate, in particolare, al completamento delle infrastrutture ferroviarie, alle metropolitane delle grandi aree urbane, alle infrastrutture autostradali già avviate e alla loro manutenzione straordinaria e messa in sicurezza, nonché ad interventi per la tutela del patrimonio culturale e per l’edilizia scolastica. Vengono stanziate risorse per il Giubileo di Roma e per le Olimpiadi di Milano-Cortina e viene aumentata la dotazione del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2022-2030 con complessivi 23,5 miliardi. 

Ricostruzione Centro Italia e misure antisismiche. Sono rifinanziati con circa 6 miliardi gli interventi per la ricostruzione privata delle aree colpite dal sisma in Centro Italia. Sono stanziati, inoltre, 200 milioni (50 milioni all'anno tra il 2026 e il 2029) per gli interventi di prevenzione del rischio sismico su edifici e infrastrutture di interesse strategico per le finalità di protezione civile e di microzonazione sismica. 

Bonus fiscali edilizia.  Come già anticipato, vengono confermati, per le spese sostenute sino al 31 dicembre 2024, i bonus recupero edilizio e sismabonus al 50% e al 65%. Nel testo approvato in Consiglio dei Ministri è stata eliminata la possibilità della cessione del credito e dello sconto in fattura, ma la questione resta ancora oggetto di discussione politica, in attesa del testo definitivo che dovrebbe approdare in Senato la prossima settimana.

Gli incentivi per il superbonus al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025Per le altre abitazioni, l’incentivo al 110% è esteso per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee. Per il Bonus facciate, per le spese sostenute nel 2022, la percentuale di detrazione scende dal 90% al 60%. 

Manutenzione strade. Vengono stanziati 2,1 miliardi fino al 2029 per i piani di manutenzione straordinaria e l'adeguamento (incluse le varianti) delle strade gestite da Regioni, Province e Città metropolitane. La distribuzione annuale prevede un'autorizzazione di spesa di 150 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023 e di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2029. I criteri di assegnazione e di revoca delle risorse saranno definiti con un decreto del Ministero Infrastrutture, da emanare entro il 28 febbraio 2022 di concerto con il Mef, previa intesa in Conferenza unificata. Sono inoltre stanziati 200 milioni nel 2022 per contribuire alla manutenzione straordinaria delle strade comunali, inclusi marciapiedi e arredo urbano. A assegnare i fondi sarà il Ministero dell'Interno con un decreto da emanare entro il 15 gennaio 2022. I contributi andranno da un minimo di 10.000 euro (fino a 5mila abitanti) fino a un massimo di 350.000 euro (oltre 250mila abitanti) in base al numero di residenti. Gli enti che otterranno i fondi dovranno dare il via ai lavori entro il 30 luglio 2022. I fondi arriveranno in tranches: 50% dopo la verifica di inizio lavori, 40 in base ai Sal e ultimo 10% dopo l'invio del collaudo o del certificato di regolare esecuzione. Il Ministero dell'Interno e il Ministero Infrastrutture potranno effettuare controlli a campione sull'utilizzo dei fondi.

Riqualificazione piccoli comuni. Vengono destinati 300 milioni nel 2022 per gli interventi di rigenerazione urbana dei comuni fino a 15.000 abitanti. Le richieste, con un tetto massimo di 5 milioni di contributo, devono essere presentate al Ministero dell’Interno entro il 31 marzo 2022. Gli enti beneficiari dovranno affidare i lavori entro 15 mesi per le opere di importo inferiore a 2,5 milioni ed entro 20 mesi per le opere di importo superiore. I contributi verranno concessi in più tranches: 20% previa verifica di affidamento dei lavori entro i termini, 70% in base ai Sal e ultimo 10% al momento della trasmissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. 

Fondi di finanziamento specifici. Vengono rifinanziati il Fondo di Garanzia Pmi (per 3 miliardi di euro), la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese. Sono altresì prorogate e rimodulate le misure di Transizione 4.0 fino al 2025.

 

APPROVATO IL DECRETO INFRASTRUTTURE CON LA NORMA SULLA MANUTENZIONE STRADE DI ROMA

CONTRATTI PUBBLICI

Il Senato ha definitivamente approvato il “Decreto Infrastrutture” senza apportare modifiche al testo già approvato alla Camera. Il provvedimento contiene “disposizioni urgenti in mate­ria di investimenti e sicurezza delle infra­strutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sosteni­bile, del Consiglio superiore dei lavori pub­blici e dell’Agenzia nazionale per la sicu­rezza delle infrastrutture stradali e autostra­dali”.

Come anticipato nel numero scorso di Aniem Lazio News, nel testo del decreto è prevista una disposizione che consente ad Anas di svolgere il ruolo di centrale di committenza nella manutenzione delle strade a Roma, per la quale viene autorizzata la spesa di 5 milioni. Gli interventi dovranno essere realizzati entro 90 giorni dalla firma della convenzione (da stipularsi nei prossimi 15 giorni) tra la stessa Anas e il Comune di Roma.

 

IN GAZZETTA IL DECRETO PER LA DIGITALIZZAZIONE APPALTI

CONTRATTI PUBBLICI

Sulla Gazzetta Ufficiale del 26 Ottobre u.s. è stato pubblicato il decreto della Presidenza del Consiglio – Dipartimento Funzione Pubblica, n.148 contenente le modalità di digitalizzazione delle procedure per l’affidamento di contratti pubblici. Il provvedimento arriva con quattro anni di ritardo e trae origine dall’art. 44 del Codice dei Contratti ove si disponeva che, entro un anno dalla data di entrata in vigore del Codice, un decreto dovesse definire “le modalità di digitalizzazione delle procedure di tutti i contratti pubblici anche attraverso l’interconnessione per interoperabilità dei dati delle pubbliche amministrazioni”.

Il decreto non potrà essere tuttavia immediatamente operativo: è prevista infatti l’emanazione delle linee guida dell’Agid (Agenzia per l’Italia digitale) dopo le quali le stazioni appaltanti avranno sei mesi di tempo per adeguare i propri sistemi informatici.

Il sistema, una volta a regime, consentirà agli operatori economici di compilare e presentare le offerte mediante interfaccia web o tramite applicativi predisposti per l’acquisizione dei documenti. Una volta caricati i documenti, il sistema invierà una notifica dell’avvenuta ricezione della documentazione. In caso di mancato inserimento di tutti i documenti richiesti, il sistema invierà un messaggio di errore. Si svolgeranno online anche le attività istruttorie della commissione giudicatrice, l’apertura e la verifica della documentazione amministrativa, la valutazione delle offerte tecniche e delle offerte economiche e l’acquisizione del provvedimento di aggiudicazione.

Si evidenzia, peraltro, che l’attuazione del presente processo di digitalizzazione potrà essere condizionato dalle modifiche al Codice in fase di esame: come noto, infatti, è in discussione in Parlamento il disegno di legge delega contenente i principi ispiratori del nuovo Codice Appalti.

 

IRREGOLARITA’ FISCALI SOGLIA ESCLUSIONE SALE A 35.000 EURO

CONTRATTI PUBBLICI

Il Senato ha approvato il Disegno di Legge europea 2019-2020 ed ha trasmesso il testo alla Camera dei Deputati per il terzo e definitivo passaggio. 

Tra le modifiche apportate dal Senato si segnala la norma sull’esclusione per irregolarità fiscali (art. 80 del Codice appalti).

La proposta approvata elimina il riferimento alla soglia degli attuali 5.000 euro, fissata per le violazioni non definitivamente accertate (causa di esclusione obbligatoria), rinviando ad un successivo provvedimento ministeriale, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, la determinazione di una nuova soglia d’ammontare che, comunque, non potrà essere inferiore a 35.000 euro nonché la definizione delle modalità operative della nuova causa di esclusione.

Si attende ora la definitiva approvazione della Camera.

 

I DATI DELL’ENEA SULL’UTILIZZO DEL SUPERBONUS NEL LAZIO

FISCO

Enea ha pubblicato i dati aggiornati al 31 ottobre 2021 relativi all'utilizzo su base nazionale e regionale del Superbonus 110%. A livello nazionale si evidenzia un sensibile e costante incremento: nel mese di ottobre il numero di asseverazione sale del 24,8% rispetto al mese precedente, mentre da agosto a ottobre il numero di asseverazioni condominiali risulta quasi raddoppiato (da 4.844 a 8.356).

Per quanto riguarda il Lazio, emergono i seguenti dati:

N. di asseverazioni: 5.654

Totale investimenti ammessi a detrazione: 941.749.818,31 €

Totale investimenti per lavori conclusi 608.782.858,89 €, 64,6% di lavori realizzati.

Totale valore investimenti: Condomini 642.148,67 €

                                      Edifici unifamiliari 103.963,82 €

                                      U.I. funzionalmente indipendenti 90.900,29 €

 

RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA RESIDENZIALE: 240 MILIONI AL LAZIO

EDILIZIA RESIDENZIALE

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) ha ripartito tra le regioni e le province autonome 2 miliardi di euro per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.

Il finanziamento trae origine dal Fondo Complementare al PNRR - Programma Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica” con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica, nonché la condizione sociale nei tessuti residenziali pubblici (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 15/09/2021). 

Al Lazio vengono assegnati 240 milioni di euro. 

La cronologia prevede che entro il prossimo 18 dicembre ciascuna regione dovrà pubblicare le procedure per l’individuazione delle proposte da parte dei Comuni e degli ex-Iacp, concedendo almeno 30 giorni per la presentazione. Per la scelta degli interventi da inserire nel Piano, le regioni e gli enti locali dovranno tener conto dei seguenti criteri:

a) effettuazione degli interventi nelle zone sismiche 1 e 2;

b) presenza contemporanea di interventi di miglioramento della classe sismica e dell’efficientamento energetico dell’immobile;

c) livello di progettazione degli interventi, privilegiando quelli di immediata cantierabilità

Entro il 31 dicembre 2021 le regioni e le province autonome dovranno predisporre il Piano degli interventi ammessi al finanziamento, per poi trasmetterlo, entro il 15 gennaio 2022, al MIMS (Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibile) per l’approvazione. Entro il 31 marzo 2022, il Ministero, d’intesa con il Dipartimento Casa Italia, procederà all’approvazione del Piano degli interventi.

 

 PIENA DISCREZIONALITA’ DELLA STAZIONE APPALTANTE NELLA VALUTAZIONE DEGLI ILLECITI PROFESSIONALI

GIURISPRUDENZA

Il Consiglio di Stato, con Sentenza n.7223 del 30 Settembre 2021 pubblicata il 27 ottobre u.s., ha dichiarato che “nelle gare pubbliche il giudizio su gravi illeciti professionali è espressione di ampia discrezionalità da parte dell’amministrazione, cui il legislatore ha voluto riconoscere un ampio margine di apprezzamento circa la sussistenza del requisito dell'affidabilità dell’appaltatore”.

Tale discrezionalità si desume, secondo i Giudici, anche dall’enunciazione non esaustiva, ma solo esemplificativa, delle fattispecie di illecito nella norma del Codice dei Contratti (secondo periodo dell’art. 80, comma 5, lettera c) del d.lgs. n. 50 del 2016).

Peraltro, aggiunge il Consiglio di Stato, “non è indispensabile che i gravi illeciti professionali posti a supporto della sanzione espulsiva del concorrente dalla gara ai sensi dell'art. 80, comma 5, lett. c), del d.lgs. n. 50 del 2016 siano accertati con sentenza, anche se non definitiva, ma è sufficiente che gli stessi siano ricavabili anche da altri gravi indizi”.

Il conferimento di un’ampia discrezionalità alla stazione appaltante è altresì sostenuto anche dalla Corte di Giustizia Europea in una recente sentenza (19 giugno 2021); in sostanza, vige negli appalti pubblici “il principio generale per cui la stazione appaltante ben può valutare, per mezzo di un giudizio discrezionale ed autonomo, l’affidabilità degli offerenti in qualsiasi fase della procedura”.

 

CONSIGLIO DI STATO SU ESCLUSIONE DALLA GARA E RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI

GIURISPRUDENZA

Interessante sentenza del Consiglio di Stato (Sentenza n.6656 del 23 Settembre 2021) sulla richiesta di un’impresa (esclusa da una gara per non aver superato la soglia minima di sbarramento) che aveva impugnato il provvedimento di esclusione e l’aggiudicazione intervenuta in favore di un altro operatore, chiedendo al contempo di poter accedere ai verbali di gara oltre che alle offerte (tecniche ed economiche) di tutti i concorrenti.

La Stazione Appaltante aveva prima risposto che l’accesso sarebbe stato differito dopo l’adozione dell’aggiudicazione definitiva; successivamente la stazione appaltante, con una nota non impugnata, ha espressamente rigettato l’istanza di accesso ritenendo l’operatore privo di interesse a seguito della sua esclusione dalla gara.

I Giudici del Consiglio di Stato hanno precisato che il giudizio in materia di accesso è rivolto ad accertare la sussistenza o meno del titolo all'accesso nella specifica situazione. Questo giudizio rientra nello schema dell’impugnazione, in quanto rivolto a contestare il provvedimento di diniego o avverso il silenzio – rigetto.

Da tale natura del giudizio in materia di accesso conseguono l’impossibilità di reiterare l’istanza di accesso, salvo che essa non si fondi su fatti non rappresentati nell'originaria domanda e l’onere di impugnazione di eventuali atti di diniego sopravvenuti. Nel caso oggetto della pronuncia, con il primo atto la stazione appaltante si è limitata a disporre il differimento dell’accesso alla data di aggiudicazione della gara, mentre nel secondo atto mai impugnato, la stazione appaltante ha invece negato l’accesso ritenendo l’operatore privo di interesse a seguito della sua esclusione dalla gara e della pendenza innanzi al Tar del ricorso avverso l’atto di esclusione. Il Consiglio di Stato ha quindi ritenuto l’accesso negato per difetto di interesse dovuto all’esclusione dalla gara e per la mancata impugnazione del secondo atto.

 

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La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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