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PERIODICO INFORMATIVO - 3 DICEMBRE 2021

News

 

MINISTERO INFRASTRUTTURE: OBBLIGO DI PUBBLICITA’ ANCHE PER LE PROCEDURE IN DEROGA

CONTRATTI PUBBLICI

Il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), rispondendo a un quesito sulle procedure applicabili per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia, ha sostenuto la necessità di rispettare gli adempimenti di pubblicità e di trasparenza anche per le procedure di gara in deroga, introdotte nel Codice dei Contratti dai “decreti semplificazioni” .

Secondo il Ministero “pur prendendo atto dell'ampiezza della deroga di cui all'art. 11. co. 2. del dl 76/2020, si ritiene che prudenzialmente sia opportuno garantire le ordinarie forme di pubblicità previste dal Codice dei Contratti e dal Decreto ministeriale infrastrutture e trasporti 2 dicembre 2016. Si ricorda, in particolare, che i bandi di procedure di gara ordinarie riferite ad appalti di forniture, servizi, lavori e concessioni dal valore superiore alla soglia comunitaria devono essere pubblicati, oltre che attraverso i canali previsti per il sottosoglia, anche sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE) (art. 72 del Codice), nonché per estratto su due quotidiani a diffusione nazionale e su due a diffusione locale nel luogo in cui si svolgono i contratti”.

La risposta del Ministero, pur riguardante uno specifico quesito sulle deroghe concesse al commissario per la ricostruzione, può essere estesa a tutte le procedure in deroga e, in particolare, alla gestione della procedura negoziata senza bando con 10 inviti, da 1 milione fino alla soglia europea (5,35 milioni).

 

ANAC: NON SANABILE L’OFFERTA PRIVA DI COMPUTO METRICO

CONTRATTI PUBBLICI

Un parere di precontenzioso dell’Anac (n.738 del 10 novembre u.s.) fornisce indicazioni sull’ipotesi di mancata presentazione del computo metrico estimativo del progetto. Il caso preso in esame dall’Autorità riguarda una procedura negoziata per la riqualificazione di una scuola nella quale era richiesto di allegare all'offerta il computo metrico.

Secondo l’Anac, tale dimenticanza comporta l’esclusione dell’impresa e l’impossibilità di sanare l’errore attraverso il soccorso istruttorio:

La radicale assenza del computo metrico estimativo richiesto dalla lex specialis fra i documenti d’offerta conduce all’esclusione del concorrente se comminata dalla stessa lex specialis in quanto trattasi di un requisito essenziale del progetto, indispensabile come supporto tecnico e strumento di valutazione della convenienza economica dell’offerta, oltre che della sua attendibilità. Per tale motivo, essendo un elemento integrante dell’offerta economica, la sua mancata allegazione non è sanabile mediante soccorso istruttorio ai sensi dell’art. 83, comma 9 del Codice”. 

 

SCUOLE: AL VIA I BANDI PER 5,2 MILIARDI

CONTRATTI PUBBLICI

Lo scorso 30 Novembre, sono stati preannunciati dai Ministri Patrizio Bianchi e Mara Carfagna i bandi del Ministero dell’Istruzione previsti dal Pnrr per un ammontare complessivo di 5,2 miliardi (sui 17,59 miliardi deliberati nel Piano): i lavori riguarderanno la realizzazione di asili nido, scuole dell’infanzia, mense, palestre, scuole innovative, ristrutturazione e messa in sicurezza di istituti esistenti. Il 40% delle risorse è destinato al Mezzogiorno. Le scadenze previste dai 4 bandi rivolti agli enti locali (e non ancora pubblicati) saranno collocate tra l'8 e il 28 febbraio 2022. 

Gli Avvisi Pubblici saranno pubblicati sul sito pnrr.istruzione.it e saranno suddivisi per tipologie di intervento: scuole innovative, mense, palestre e messa in sicurezza. Attraverso lo stesso sito sarà possibile accedere alle informazioni generali sul PNRR Istruzione, ai dati relativi ai finanziamenti (anche in versione open data), ai singoli bandi, ai servizi disponibili per chi dovrà effettuare le opere. 

 

TABACCHIERA, PRESIDENTE CONFAPI LAZIO: CONSORZIO UNICO, OPPORTUNITA’ DA COGLIERE PER LE PMI E PER L’INTERO SISTEMA ECONOMICO REGIONALE

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

Si riporta di seguito il comunicato stampa elaborato e diffuso da Confapi Lazio a seguito dell’avvenuta costituzione del consorzio unico industriale regionale.

Il Presidente di Confapi Lazio, Massimo Tabacchiera commenta positivamente la nascita del consorzio unico industriale del Lazio, che riunisce in un solo organismo i cinque consorzi pubblici esistenti ed esprime al Presidente Francesco De Angelis gli auguri ed il supporto collaborativo della propria Organizzazione imprenditoriale.

Siamo convinti che il progetto di fusione in un unico organismo possa costituire un’opportunità importante per razionalizzare e ottimizzare le capacità produttive del nostro territorio, a cominciare dalla valorizzazione delle prossime risorse economiche provenienti dal PNRR. Il consorzio unico potrà costituire uno strumento funzionale per diversi obiettivi: promuovere progetti di innovazione e riconversione industriale, riqualificare arre dismesse, attrarre e gestire contributi e investimenti per il sistema delle imprese e, soprattutto, per le pmi che costituiscono, come noto, la configurazione dimensionale prevalente del tessuto produttivo territoriale. Siamo certamente interessati e pronti a dare il nostro contributo con una partecipazione attiva nel neo costituito consorzio regionale che potrà offrire alle aziende nuovi spazi di sviluppo, anche attraverso l’implementazione di infrastrutture e servizi indispensabili per garantire competitività al sistema delle imprese.

La rilevanza strategica dell’iniziativa richiede, evidentemente, il coinvolgimento di tutte le forze produttive – conclude il Presidente di Confapi Lazio -. Si tratta di un’occasione irrinunciabile per rendere più competitivo il sistema economico regionale, apportando innovazione, semplificazione e capacità di valorizzazione dei progetti e degli investimenti. Confapi Lazio vuole essere parte attiva di questo processo di modernizzazione”.

 

COMMISSIONI SENATO SOLLECITANO PROROGA BONUS EDILIZI 

FISCO

Le Commissioni del Senato (Lavori pubblici, Finanze, Industria, Territorio e Ambiente), nei rapporti resi alla Commissione Bilancio sulle parti di competenza del DDL di Bilancio 2022, hanno evidenziato la necessità di proroghe e correttivi per i bonus fiscali edilizi. Molte delle richieste confluiranno nelle proposte emendative in via di presentazione al provvedimento di manovra economica, che saranno votate nelle prossime settimane.

E’ stata avanzata da tutte le Commissioni la richiesta di proroga generalizzata del Superbonus 110% almeno fino al 31 dicembre 2023, priva di requisiti reddituali e indipendente dalla categoria immobiliare oggetto dell'intervento; la Commissione Industria ha altresì proposto “di prorogare tutti i bonus edilizi («superbonus», «sisma bonus», «bonus facciate», «bonus ristrutturazione», «ecobonus», «bonus verde» e «bonus mobili») per il 2023 per tutte le tipologie di abitazioni oggi consentite: condomini privati, case unifamiliari e plurifamiliari, edilizia residenziale pubblica e cooperative di abitazione a proprietà indivisa”.

Formalizzata anche la richiesta di incrementare le risorse destinate alla compensazione dei maggiori costi sopportati dalle imprese a causa delle variazioni dei prezzi in aumento dei materiali da costruzione. 

 

CONGRUITA’ SPESE BONUS EDILIZI: SUFFICIENTE INIZIO DEI LAVORI. ATTESO CHIARIMENTO SULL’UTILIZZO DEI PREZZARI

FISCO

L’Agenzia delle Entrate (Circolare n.16/E del 29 Novembre u.s.) ha precisato che per l’attestazione della congruità della spesa, ai fini dello sconto in fattura e della cessione dei bonus diversi dal 110%, è sufficiente l’inizio dei lavori: non è pertanto necessaria la presenza di Sal o la fine dei lavori.

L’art. 121, comma 1-bis del Decreto Rilancio prevede espressamente le modalità di esercizio delle opzioni per il superbonus, stabilendo che le stesse possano essere esercitate a fine lavori o per stato di avanzamento, massimo due e riferiti ad almeno il 30% del medesimo intervento. Tale disciplina non è altrettanto esplicitata per gli altri bonus ed è pertanto intervenuta l’Agenzia delle Entrate che, anche sulla base di una corretta interpretazione ed alla stessa ratio del recente decreto antifrodi, ha evidenziato che “il sostenimento di una spesa trova una giustificazione economica soltanto in relazione ad una esecuzione, ancorché parziale, di lavori”; la nuova attestazione della congruità della spesa, pertanto, “non può che riferirsi ad interventi che risultino almeno iniziati”.

Ulteriore indicazione viene fornito sull’utilizzo dei prezzari: nelle more della pubblicazione del prezzario del Ministro della transizione ecologica, l’Agenzia delle Entrate afferma che la congruità delle spese può essere determinata, in via residuale, facendo riferimento ai prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ovvero, in difetto, ai prezzi correnti di mercato in base al luogo di effettuazione degli interventi. La circolare non fa riferimento ai prezzari Dei che sembrerebbero pertanto esclusi dal sistema di congruità previsto dal d.l. anti frodi per i bonus diversi dal 110%; su tale questione è atteso un chiarimento interpretativo nei prossimi giorni da parte dell’Agenzia o attraverso l'emanazione di uno specifico decreto ministeriale previsto dopo la conversione in legge del d.l. 157/2021.

L’Agenzia dichiara, infine, che “non assume rilevanza la forma che viene utilizzata per procedere alla cessione del credito”. 

 

EFFETTO BONUS EDILIZI SUL MERCATO: NEL 2021 LAVORI PER 51,2 MILIARDI

MERCATO

Uno studio del Servizio Studi della Camera e dal Cresme, realizzato sulla base dei dati certi dell’Agenzia delle Entrate spalmati sui 12 mesi dell’anno, ha rilevato l’ammontare complessivo dei lavori realizzati con tutti i bonus edilizi nell’anno in corso: 51,2 miliardi (rispetto ai 28,4 del 2020), dei quali 11,6 sono riferibili al solo superbonus 110%.

Il forte impatto dei bonus fiscali sul mercato delle costruzioni è ulteriormente testimoniato dalla rilevata attivazione di 510.000 posti di lavoro.

Sul versante dell’impatto ambientale, nel Rapporto Camera-Cresme si evidenzia come “con 11,6 miliardi di spesa pubblica il Super ecobonus sta intervenendo sullo 0,42% della superficie complessiva degli esistenti edifici residenziali. Inoltre, con 11,6 miliardi di euro di spesa pubblica (sempre nella proiezione al 31 dicembre 2021), il risparmio energetico complessivo dichiarato, trasformato in tonnellate di petrolio equivalente, risulta pari a 0,20 MTep/anno. L'obiettivo previsto dal Pniec era di 0,33 Mtep/annui, pertanto in considerazione del prolungamento del Superbonus ai prossimi anni, con tutta probabilità si potrebbe arrivare addirittura a superare il target”.

Nei giorni scorsi è stato anche pubblicato il report dell’Enea, aggiornato al 30 novembre u.s., sull’utilizzo del superbonus. I dati evidenziano da agosto a novembre 2021 un sostanziale raddoppio sia del numero di asseverazioni che del valore economico degli investimenti ammessi a detrazione. 

 

ISTAT: PREZZI PRODUZIONE INDUSTRIA E COSTRUZIONI A OTTOBRE

ECONOMIA

Pubblicati dall’Istat i dati relativi a ottobre 2021: i prezzi alla produzione dell’industria aumentano del 7,1% su base mensile e del 20,4% su base annua.

Si rilevano aumenti tendenziali diffusi a quasi tutti i settori del comparto manifatturiero; i più marcati riguardano coke e prodotti petroliferi raffinati (+47,9% mercato interno, +10,2% area euro, +71,0% area non euro), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+21,9% mercato interno, +34,3% area euro, +25,3% area non euro).

I prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” crescono dello 0,1% su base mensile e del 4,5% su base annua. I prezzi di “Strade e Ferrovie” aumentano dello 0,2% in termini congiunturali e del 4,5% in termini tendenziali. 

 

ESCLUSIONE PER MANCATA INDICAZIONE DI VOLER RICORRERE AL SUBAPPALTO NECESSARIO PER CARENZA REQUISITI

GIURISPRUDENZA

Qualora l’offerente sia privo dei requisiti, non è sufficiente la generica indicazione di delegare ad altra impresa l'esecuzione di una parte dei lavori, ma è necessario dare espressa indicazione della volontà di ricorrere al subappalto per qualificarsi (c.d. subappalto qualificante). Lo ha sancito il Tar Milano con la sentenza n.2592 del 22 Novembre u.s.

Il Tribunale ha dichiarato, in particolare, che se il concorrente non possiede un determinato requisito e non esplicita la volontà di avvalersi di uno degli strumenti utilizzabili per colmare questa lacuna, si configura una situazione di sostanziale mancanza del requisito di partecipazione, che incide direttamente sull’offerta presentata, rendendola non solo inaffidabile, ma prima ancora impossibile nella sua concreta esecuzione. Si verte proprio in una delle situazioni in cui l’art. 83 del Codice Appalti esclude l’attivazione del soccorso istruttorio, perché non si tratta di colmare la carenza di un elemento formale della domanda, ma di incidere sul contenuto sostanziale della domanda stessa.

In sostanza, il subappalto “necessario” o “qualificante” viene ritenuto assimilabile all'avvalimento e deve essere esplicitato fin dalla fase dell’offerta.

 

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

CONVENZIONI

Ricordare alle imprese che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti attestazioni SOA (attestazione, triennale, rinnovo) ed alle certificazioni ISO. Le imprese possono contattare i nostri uffici scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

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Dal SOLE24

La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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