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PERIODICO INFORMATIVO - 01 DICEMBRE 2023

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IN EVIDENZA

COMUNE ROMA E PARTI SOCIALI: SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO SUI LAVORI DEL GIUBILEO

 ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

Il 30 Novembre u.s. Confapi Aniem Lazio, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria Fillea-Cgil Roma e Lazio, Filca-Cisl Roma e Feneal-Uil e delle altre associazioni datoriali Ance Roma- Acer e Cna Roma, ha sottoscritto con il Sindaco di Roma e Commissario per il Giubileo, Roberto Gualtieri, un protocollo d’intesa sulla qualità delle opere e sulla sicurezza sul lavoro per gli interventi del Giubileo.

Il Protocollo prevede la piena applicazione dei contratti nazionali e integrativi locali vigenti, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative e impegna le stazioni appaltanti a richiamare i contenuti dell’intesa negli atti di gara e nei contratti stipulati.

Si prevedono garanzie ritenute essenziali anche in considerazione della volontà di garantire la celerità nella realizzazione dei lavori; in tal senso imprese e sindacati potranno concordare un’organizzazione del cantiere su più turni di lavoro alternati, che potranno arrivare anche a cicli h24 e 7 giorni su 7.

In merito ai sistemi di gara viene condivisa la scelta prioritaria di utilizzare procedure ordinarie al fine di favorire la massima trasparenza e concorrenzialità, adottando preferibilmente il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. 

DAL 1° LUGLIO AFFIDAMENTI LAVORI PER 36 MILIARDI, GARE APERTE SOTTO IL 4%

 CONTRATTI PUBBLICI

Dal 1° luglio 2023, data di applicazione del nuovo Codice degli Appalti, al 22 novembre 2023, sono state avviate in Italia 36.580 procedure di affidamento per 36,3 miliardi di euro.

Le gare aperte e ristrette totalizzano 18 miliardi, tanto quanto la somma di affidamenti diretti singoli o in adesione a convenzione, procedure negoziate sotto soglia, procedura negoziata senza gara dei settori speciali, procedura negoziata senza pubblicazione di avviso.

I dati sono stati resi noti nei giorni scorsi dall’Anac e provengono dalla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici. Le gare a procedure aperta resistono in una parte ampia del mercato, il 45%, con 16 miliardi di importo totale, ma si riferiscono quasi esclusivamente a grandi opere al di sopra della soglia europea. Se si analizzano i dati in base al numero delle opere, il valore delle gare aperte crolla sotto il 4%. 

Se si aggiungono anche le 174 procedure ristrette, per un importo di 2,4 miliardi, il mercato si divide a metà fra affidamenti con gara e senza gara. Gli affidamenti diretti sono 21.964 per un importo di 1,45 miliardi. Importo medio 66mila euro.

Molto più consistente, sul piano dell’importo, gli affidamenti diretti in adesione ad accordo quadro o convenzione: sono 4.236 ma pesano per 4,6 miliardi. Importo medio poco sopra il milione.

Per quanto riguarda la procedura negoziata per affidamenti sotto soglia, si registrano 7.129 appalti per un importo di 4,77 miliardi. La media di importo è 0,67 milioni.

Le procedure negoziate senza previa indizione di gara nei settori speciali (ferrovie, acqua, energia) sono 186 con un valore economico di 4 miliardi e un importo medio pari a 21,5 milioni di euro.

APPALTI NEL 1° QUADRIMESTRE 2023: LAZIO AL 1° POSTO PER VALORE AFFIDAMENTI

 CONTRATTI PUBBLICI

Da un recente focus promosso dall’Anac, emerge che nel quadrimestre gennaio-aprile 2023, i comuni italiani con popolazione superiore a 15.000 abitanti hanno espletato circa 9.100 procedure di affidamento per un valore di circa 5,2 miliardi di euro.

In termini di importo, il 19,0% del valore complessivo è rappresentato da appalti avviati dai Comuni del Lazio, dovuto in particolare da un appalto di importo significativo esperito dal Comune di Roma in Project Financing per la gestione, conduzione e manutenzione di infrastrutture della Capitale, seguito dai Comuni della Lombardia con il 15,2% e dai Comuni della Campania e della Puglia con rispettivamente il 9,1% e il 6,7% del valore degli appalti. Mentre a livello di numerosità i Comuni della Lombardia risultato essere quelli che espletano più appalti fra i Comuni italiani, con il 11,9% del numero complessivo degli appalti esaminati. A seguire i Comuni della Sicilia con il 10,6% e subito dopo quelli della Campania e della Puglia con rispettivamente il 9,6% e l’8,9% del numero degli appalti.

Dalla distribuzione delle procedure per tipologia di contratto, emerge che i 745 Comuni esaminati hanno espletato, a livello di importo, appalti soprattutto nel settore dei lavori (circa 2,6 miliardi di euro, il 49,5% del valore complessivo degli appalti) seguiti dal settore dei servizi (circa 2,4 miliardi di euro, il 46,5% del valore degli appalti). 

ANAC: MAGGIORE CONCORRENZA SOTTO SOGLIA E RISPETTO DEL PRINCIPIO DI ROTAZIONE

 CONTRATTI PUBBLICI

Il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, intervenendo sulla Circolare ministeriale del 20 Novembre u.s. firmata dal Ministro Salvini, sull’applicazione delle procedure ordinarie negli appalti sottosoglia (commentata nel precedente numero di Aniem Lazio News), è tornato a sollecitare maggiori spazi di concorrenza negli affidamenti di appalti pubblici.

Secondo Busia, “la circolare è una evidente marcia indietro del Governo e mostra che le nostre obiezioni erano fondate. Il Ministero lo fa con una circolare e non – come sarebbe stato necessario - con legge, ma rappresenta comunque un importante passo avanti. Prevedere che sia obbligatorio l’affidamento diretto per tutti i contratti per l’acquisto di beni o servizi sopra i 140mila euro e che si arrivi ad assegnare i lavori fino ad oltre cinque milioni di euro senza pubblicare neanche un avviso pubblico rappresentava una forzatura. Numericamente, si tratta infatti della stragrande maggioranza dei contratti significava che sarebbero stati sottratti alle più elementari forme di pubblicità, a danno delle imprese e delle casse pubbliche. È infatti evidente che, se per spendere ben oltre centomila euro, l’amministrazione non deve neanche chiedere due preventivi, si rivolgerà alla prima impresa che capita, e questa non avrà alcun interesse a contenere la propria offerta”. 

Con il parere n.58/2023, l’Anac è anche intervenuta sulla possibilità di derogare al principio di rotazione negli affidamenti richiamando quanto previsto dall’art. 49, comma 4, del Codice Appalti (Decreto Legislativo n.36/2023.

La norma prevede che “in casi motivati con riferimento alla struttura del mercato e alla effettiva assenza di alternative, nonché di accurata esecuzione del precedente contratto, il contraente uscente può essere reinvitato o essere individuato quale affidatario diretto”.

Con il nuovo Codice – precisa l’Anac - la rotazione si ha solo a carico del soggetto che abbia conseguito la precedente aggiudicazione (“contraente uscente”), escludendo, invece, dal divieto coloro che erano stati soltanto invitati alla precedente procedura negoziata, senza conseguire poi l’aggiudicazione.

Ai fini della deroga, le condizioni poste dalla norma (struttura del mercato, assenza di alternative, accurata esecuzione del precedente contratto) devono ricorrere contemporaneamente. Conseguentemente, stante l’eccezionalità della deroga come disciplinata dalla norma, non appare legittimo un affidamento diretto al contraente uscente del medesimo contratto, fondato esclusivamente sull’esigenza di realizzare il progetto in tempi celeri, pur nel caso in cui questi risultassero “incompatibili con lo svolgimento un’indagine di mercato e di una procedura negoziata”.

Pertanto “il rispetto del principio di rotazione si impone nei casi in cui la stazione appaltante intenda assegnare l’appalto mediante affidamento diretto ovvero mediante procedura negoziata nella quale la stessa operi discrezionalmente la scelta dei concorrenti da invitare. Tale principio, costituisce un riferimento normativo “inviolabile” del procedimento di affidamento dei contratti sotto soglia e non può essere disatteso, se non nei casi eccezionali ed entro i limiti indicati dall’art. 49, comma 4 del nuovo Codice”. 

DECRETO MEF: 100 MILIONI PER COMPLETARE OPERE DI EDILIZIA SCOLASTICA E SANITARIA

 CONTRATTI PUBBLICI

Mentre il Governo si appresta indicare nuove fonti di finanziamento sostitutive per le opere definanziate dal Pnrr, un decreto del Ministero Economia e Finanze assegna 100 milioni per il completamento di 454 interventi di edilizia scolastica (80,6 milioni) e sanitaria (20,4 milioni) finanziati con fondi Pnrr e Pnc.

Il decreto contiene due allegati: nel primo è contenuto l’elenco degli interventi relativi ad opere finanziate con le risorse previste dal PNRR per l’edilizia scolastica, nel secondo gli interventi relativi ad opere finanziate con le risorse previste dal PNC per l’edilizia sanitaria.

I soggetti attuatori, entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto, “sono tenuti ad aggiornare tempestivamente il quadro economico e il cronoprogramma finanziario”. 

LAZIO: ACCORDO DI COESIONE CON IL GOVERNO, PRIORITA’ SU INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

 ECONOMIA

Lo scorso 27 Novembre è stato sottoscritto tra Governo e Regione Lazio un nuovo Accordo per la Coesione che assegna alla stessa Regione un finanziamento di 1,2 miliardi.

Considerate le precedenti quote assegnate come cofinanziamento, le risorse complessive destinate al Lazio si aggirano intorno ai 2,2 miliardi. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel commentare l’intesa ha evidenziato gli obiettivi prioritari che puntano “soprattutto sul potenziamento delle reti di trasporto, sulla rete ferroviaria e sulle infrastrutture” coinvolgendo tutte le province. 

Per quanto attiene agli interventi su Roma, particolare attenzione sarà rivolta alla riqualificazione delle periferie, alla mobilità e alla valorizzazione dei beni culturali.

SISMABONUS: AGENZIA ENTRATE SU SANATORIA PER PRESENTAZIONE TARDIVA DELL’ASSEVERAZIONE

 FISCO

L’Agenzia delle Entrate è intervenuta in merito all’applicabilità della c.d. “remissione in bonis”, consentita ai fini del Sismabonus nel caso di presentazione tardiva dell’allegato relativo all’asseverazione sulla riduzione di rischio sismico.

La remissione in bonis consente di sanare (con il pagamento di una sanzione di 250 euro) a mancate comunicazioni o adempimenti formali non eseguiti nei termini dovuti.

Nella Risposta n. 467/2023 l’Agenzia ha anzitutto precisato che spetta all’impresa costruttrice il pagamento della sanzione (e non agli acquirenti) che andrà versata una sola volta per l’intero complesso realizzato, prima della data di stipula del primo rogito di compravendita delle unità immobiliari.

L’Agenzia, infine, ha anche specificato che gli acquirenti di abitazioni antisismiche, agevolate con il Sismabonus acquisti, possono usufruire del bonus mobili per l’arredo dell’abitazione, in misura pari al 50% delle spese sostenute (per il 2023, con spesa massima pari a 8.000 euro e per il 2024, con spesa massima pari a 5.000 euro).

CONSORZI STABILI: NUOVO INTERVENTO DEL CONSIGLIO DI STATO SUL CUMULO DEI REQUISITI

 GIURISPRUDENZA

Il Consiglio di Stato (Sent.n.10144 del 27 Novembre u.s.) è nuovamente intervenuto sulla modalità di qualificazione dei consorzi stabili.

Nel confermare la sentenza di primo grado, i Giudici hanno affermato che, per la partecipazione alle procedure di gara, i consorzi possono utilizzare sia i requisiti maturati in proprio che quelli delle imprese consorziate. Se il consorzio stabile è in possesso, in proprio, dei requisiti partecipativi richiesti dalla legge di gara, a nulla rileva l'assenza della qualificazione SOA in capo alla consorziata esecutrice dei lavori.

Tale orientamento si fonda sulla natura giuridica dei consorzi stabili, soggetti dotati di autonoma personalità giuridica, distinta dalle imprese consorziate, configurandosi, dunque, come aggregazioni durevoli di soggetti che, operando come un’unica impresa, si accreditano all’esterno come soggetto distinto.

Proprio perché dotato di personalità giuridica, a differenza del consorzio con attività esterna, il rapporto intercorrente tra consorzio ed imprese consorziate può essere ricondotto al rapporto tra società commerciale e socio, ove lo strumento associativo assume una sua completa autonomia.

Alla luce di tale soggettività giuridica, del rapporto organico che lega il consorzio alle proprie consorziate e della responsabilità solidale di consorzio stabile e consorziata indicata verso la stazione appaltante, viene pertanto ritenuta legittima la possibilità di partecipare come esecutrice dell'appalto in virtù del possesso del requisito grazie al cumulo alla rinfusa.

CONTRATTO AVVALIMENTO SOA NON DEVE ESSERE GENERICO

 GIURISPRUDENZA

La giurisprudenza torna a pronunciarsi contro la genericità dell’avvalimento.

In particolare, il Tar Campania (Sent. n.6417 del 21 Novembre u.s.) è intervenuto sul contratto di avvalimento avente ad oggetto l'attestazione Soa, affermando che deve necessariamente contenere in modo dettagliato le risorse messe a disposizione dall'ausiliaria.

Il trasferimento dell’attestazione non può avere un valore astratto; deve invece valutarsi l’effettivo passaggio dell’intero apparato organizzativo del soggetto avvalso nella misura necessaria all’esecuzione del contratto e ciò deve risultare dal contratto di avvalimento, non essendo sufficiente che risulti dalla dichiarazione resa dall’ausiliaria all’Amministrazione.

Nel caso esaminato dal Tar, il contratto di avvalimento non individuava le risorse oggetto del prestito: il Tribunale, pertanto, non ha ravvisato il possesso dei requisiti tecnico-operativi e ha provveduto all’annullamento dell’aggiudicazione.

VERIFICA ANOMALIA SEMPRE OBBLIGATORIA NELLE GARE SOPRASOGLIA

 GIURISPRUDENZA

Il Tar Veneto (Sent. n.1584/2023), nell’esaminare la disciplina del nuovo Codice Appalti, ha affermato l’obbligo di attivare il procedimento di contraddittorio per la verifica dell’anomalia dell’offerta in tutte le procedure di importo superiore alla soglia europea.

Si evidenzia nella sentenza che “nel giudizio di anomalia delle offerte, è sempre considerato centrale il rispetto del principio del contraddittorio, imponendo alla stazione appaltante, prima di procedere all’esclusione dell’offerta, la attenta valutazione e ponderazione delle giustificazioni presentate dall’impresa “sospettata” di aver presentato un’offerta anormalmente bassa, atteso che l’esclusione automatica o, comunque, non attentamente ponderata di tale offerta rischia di pregiudicare i principi comunitari a tutela della concorrenza e della libertà di impresa”.

L’art.110, comma 2, del Codice precisa, al riguardo, che “in presenza di un’offerta che appaia anormalmente bassa le stazioni appaltanti richiedono per iscritto all’operatore economico le spiegazioni sul prezzo o sui costi proposti, assegnando a tal fine un termine non superiore a quindici giorni”.

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO 

CONVENZIONI

Aniem Lazio ha attivato un servizio per assistere e fornire consulenza alle imprese su tutte le questioni attinenti al sistema di qualificazione, con particolare riguardo alle modalità per acquisire l’attestazione Soa (prima attestazione, verifica triennale, rinnovo) e le certificazioni Iso.

Ricordiamo, peraltro, che recente legge n.51/2022 ha imposto il possesso dell’attestazione Soa anche per i lavori di importo superiore a 516.000 euro rientranti nel Superbonus e negli altri bonus edilizi: dal 1° gennaio 2023 e al 30 giugno 2023, l’esecuzione dei lavori dovrà essere affidata esclusivamente ad imprese che documenteranno l’avvenuta sottoscrizione di un contratto con una Soa; dal 1° luglio 2023 sarà necessario il possesso dell’attestazione Soa al momento della sottoscrizione del contratto di appalto.

Per maggiori informazioni le imprese interessate possono contattare i nostri Uffici scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

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