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PERIODICO INFORMATIVO - 07 GIUGNO 2024

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IN EVIDENZA

PATENTE A CREDITI: NUOVO INCONTRO AL MINISTERO PER LE NORME ATTUATIVE

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

Il 3 giugno si è svolto un nuovo incontro al Ministero del Lavoro per definire i contenuti del decreto attuativo relativo alla patente a crediti.

Nel corso della riunione è stata presentata una nuova bozza del provvedimento che esaspera ulteriormente alcuni passaggi configurando una finalità più repressiva che qualificatoria. Le Associazioni imprenditoriali, criticando tale impostazione, hanno preannunciato la presentazione di un documento unitario contenente gli emendamenti al testo nel quale si evidenziano le seguenti richieste.

Revoca e sospensione: l’impossibilità di operare per dodici mesi di fatto comporta la chiusura dell’azienda (e, a cascata, di quelle che svolgono attività connesse). I due provvedimenti sono, invece, adottati senza la necessaria ponderazione tra gravità dell’illecito e della sanzione: essi, infatti, sono emanati a fronte di comportamenti che, nel caso di revoca, costituiscono errori formali senza alcuna forma di tutela giudiziale e di possibilità di regolarizzazione e, nel caso della sospensione, sulla base di provvedimenti sanzionatori non definitivi.

Procedimento di sospensione per “colpa grave”: premesso che la conseguenza della sospensione è il blocco non di un solo cantiere o di una sua parte, ma dell’intera attività dell’impresa (fino a 12 mesi), è evidente che la gravità del provvedimento dev’essere commisurata alla significativa, specifica e diffusa illegalità dell’impresa  e non può far riferimento ad accadimenti limitati ad un cantiere (adeguatamente gestibili con gli strumenti ordinari, a partire da quello previsto nell’art. 14 del Dlgs 81/2008). La previsione della colpa grave deve escludere espressamente eventi non riconducibili in via esclusiva al datore di lavoro o laddove vi sia la violazione di precise disposizioni aziendali.

Possibilità di incremento del punteggio: la logica recuperatoria deve necessariamente prevalere su quella sanzionatoria. Il decreto deve contemplare il maggior numero possibile di azioni volte al concreto miglioramento del livello di sicurezza sul lavoro. Si richiede pertanto di aumentare notevolmente le ipotesi che consentono di acquisire un punteggio aggiuntivo, sia in sede di richiesta della patente a crediti sia successivamente a tale momento, durante la vita dell’azienda.

In particolare, occorre garantire il riconoscimento della continuità di presenza sul mercato (sia dalla costituzione dell’azienda sia dopo il rilascio della patente – in modo automatico -, a prescindere dalle modifiche societarie della forma giuridica e della ragione sociale), la dimensione aziendale e valorizzare notevolmente l’impegno per la prevenzione, l’andamento infortunistico, i riconoscimenti dell’Inail, etc.

Il Ministero del Lavoro ha garantito l’elaborazione di un nuovo testo del decreto tenendo conto delle istanze evidenziate sia dal mondo sindacale che dal sistema delle imprese.

CORRETTIVI AL CODICE APPALTI: LE PROPOSTE DI CONFAPI ANIEM LAZIO

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

Il 5 giugno u.s. si è scolta una riunione nazionale fra tutte le associazioni territoriali del sistema Confapi Aniem per condividere i possibili correttivi al Codice Appalti che dovranno essere oggetto di uno specifico decreto sul quale il Ministro Salvini ha anticipato l’intenzione di promuovere un tavolo di confronto con il sistema della rappresentanza.

In tale sede, Confapi Aniem Lazio ha proposto di rivedere il sistema di qualificazione superando i vincoli e gli oneri del sistema Soa che appare oggi anacronistico: la digitalizzazione del ciclo di vita degli appalti, l’interoperatività delle banche dati, il fascicolo virtuale dell’operatore economico costituiscono elementi che possono favorire un cambio strutturale del sistema.

Particolare attenzione, inoltre, è stata dedicata al sistema degli affidamenti sui quali si ritiene necessario ripristinare il principio generale che gli appalti sotto la soglia comunitaria vengano banditi con procedure aperte e con criteri di aggiudicazione automatici, quali il ricorso al criterio del minor prezzo con esclusione automatica delle offerte anomale nelle modalità stabilite dal nuovo Codice dei Contratti. L’Anac, nella sua recente Relazione annuale, ha confermato una situazione allarmante e insostenibile: gli affidamenti diretti e le procedure negoziate costituiscono il sistema ampiamente prevalente di affidamento.

Un’ulteriore proposta, infine, è stata avanzata per introdurre un sistema di qualificazione per l’accesso al settore.

Nonostante i molteplici disegni di legge presentati, non si è registrato alcun passo in avanti e il nostro settore è esposto (come ampiamente dimostrato anche dall’esperienza superbonus) all’ingresso sul mercato di soggetti improvvisati e privi di alcun requisito di idoneità. Anche in questo ambito occorre prevedere interventi strutturali con l’attivazione di una specifica sezione nelle Camere di Commercio, destinata a gestire le pratiche di iscrizione delle imprese edili, con la presenza dei rappresentanti delle Organizzazioni Imprenditoriali, così come avviene per altre categorie merceologiche. La sezione potrà essere strutturata per macro aree di attività e, ai fini dell’iscrizione, dovranno essere verificati il possesso di requisiti minimi sia di carattere generale che tecnico-professionale: organico, attrezzature, assenza di reati definitivamente accertati, regolarità contributiva, ecc. La Sezione sarà tenuta a verificare periodicamente la permanenza dei requisiti d'idoneità.

Nei prossimi giorni Confapi Aniem predisporrà un documento di sintesi, sulla base delle proposte pervenute da tutte le Organizzazioni territoriali, che sarà ulteriormente condiviso, prima di essere rappresentato nel tavolo di confronto nazionale con il Ministero Infrastrutture nell’ambito dei prossimi correttivi al Codice Appalti. 

ANAC CONTRO COMUNE DI ROMA SU URBANIZZAZIONI

URBANISTICA

L’Anac (Atto del Presidente dell’8 maggio 2024), a seguito di un monitoraggio avviato nel 2018 su circa 500 interventi di urbanizzazione a Roma, ha ravvisato carenze di trasparenza, mancanza di controlli adeguati, ritardi e lavori incompleti.

L’Autorità, che ha espresso l’esigenza di rivedere la gestione delle convenzioni urbanistiche, ha criticato, in particolare, le procedure di affidamento dei lavori invocando maggiore aderenza ai principi e alle norme vigenti.

Le opere di urbanizzazione realizzate dal privato, titolare della convenzione urbanistica con l’Amministrazione comunale, a scomputo dei relativi oneri – si legge nell’Atto dell’Autorità -, sono da ritenersi opere pubbliche e assoggettate alle procedure di evidenza pubblica, fatta eccezione per le opere di urbanizzazione primaria di importo inferiore alla soglia comunitaria, funzionali all’intervento di trasformazione urbanistica del territorio. Non sono pertanto consentite eventuali pattuizioni intercorse con l’Amministrazione che consentano al titolare di una concessione edilizia o di un piano di lottizzazione approvato la realizzazione diretta di un'opera di urbanizzazione a scomputo totale o parziale del contributo dovuto per il rilascio della concessione, al di fuori dei casi previsti dalla legge”.

In caso di assunzione delle opere di urbanizzazione da parte del privato, titolare della convenzione urbanistica con l’Amministrazione comunale, a scomputo dei relativi oneri – anche se ad oggi la nomina dei collaudatori venga rimessa alla stazione appaltante privata, soggetta all’applicazione del codice dei contratti - va comunque riservata all'amministrazione la funzione di vigilanza nella fase di esecuzione, che include il potere di approvare gli atti di collaudo, dal momento che le opere realizzate devono essere cedute all'amministrazione e fatte confluire nel patrimonio pubblico”. Ancora si legge nella nota dell’Autorità che i “poteri di vigilanza e di controllo che spettano all'amministrazione comportano l'approvazione del progetto in linea tecnica ed economica e delle eventuali varianti in corso di esecuzione e la possibilità di chiedere al privato informazioni circa le modalità di svolgimento della gara d'appalto”.

L’assetto di tale potere di vigilanza va disciplinato nella convenzione urbanistica, “risultando opportuno assicurare che l’Amministrazione venga informata di tutti gli atti posti in essere dal soggetto attuatore, acquisendo copia degli stessi, svolgendo, altresì, accertamenti diretti presso le sedi del soggetto attuatore e presso i luoghi di cantiere ed acquisendo gli atti di collaudo in corso d’opera, con ogni utile elemento per consentire il controllo sull’andamento dei lavori”.

Il Comune di Roma “ha spesso fatto riferimento all’operato dei soggetti attuatori, individuati quali responsabili, senza tuttavia documentare le specifiche verifiche svolte in ordine alla correttezza delle stesse, emergendo in particolare una diffusa carenza di controlli, laddove è risultata mancante, nella maggior parte dei casi, anche l’acquisizione della sola documentazione di gara nei confronti del soggetto attuatore”. 

Con riferimento alle verifiche sui soggetti aggiudicatari delle procedure di affidamento delle opere di urbanizzazione a scomputo, l’Amministrazione altresì non ha debitamente documentato le verifiche svolte, risultando peraltro in atti alcune richieste inoltrate nei confronti dei soggetti attuatori di acquisire documentazione al riguardo rimaste prive di riscontro, nonostante il richiamo contenuto nelle convenzioni al possesso dei requisiti di carattere generale e speciale, ivi compresi i controlli antimafia”.

L’Autorità, infine, raccomanda al Comune “di proseguire, con il massimo impegno, nello svolgimento delle attività connesse all’iter attuativo delle convenzioni urbanistiche e nell’esercizio del potere di controllo che si esplica nelle fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione delle opere di urbanizzazione, con l’acquisizione di ogni utile elemento per consentire il controllo sull’andamento dei lavori, in vista della regolare realizzazione delle opere di urbanizzazione in esame e della possibilità di rendere fruibili in tempi brevi immobili, aree e servizi per i cittadini capitolini”. 

ANAC: NON BASTA CONTESTAZIONE DELL’AGENZIA ENTRATE PER ESCLUSIONE DALLA GARA

CONTRATTI PUBBLICI

In un recente parere di precontenzioso (n.234/2024), l’Anac precisa che ai fini dell’esclusione da una gara, il valore della violazione per mancato versamento di tasse e contributi deve essere almeno pari a 35.000 euro e deve rappresentare almeno il 10% del valore dell’appalto. Ciò in coerenza con quanto previsto dal nuovo Codice Appalti.

Tali violazioni, precisa l’Autorità, non possono essere peraltro oggetto di esclusione automatica ma devono essere comunque valutate dalla stazione appaltante.

L’Anac, infine, richiama la necessità di adottare il provvedimento di esclusione solo in presenza di “violazioni definitivamente accertate”. 

MIT: POSSIBILE RINUNCIARE AFFIDAMENTO DIRETTO E ADOTTARE PROCEDURA NEGOZIATA

CONTRATTI PUBBLICI

In un parere del 3 giugno u.s., il Ministero Infrastrutture risponde positivamente in merito alla possibilità di adottare la procedura negoziata per un intervento che, considerata la fascia di importo, poteva essere oggetto di affidamento diretto.

Secondo il Mit la procedura può essere aggravata “ferma restando la necessità di motivare adeguatamente la decisione di adottare una procedura negoziata in luogo dell’affidamento diretto anche in considerazione dell’allungamento dei tempi di conclusione del procedimento derivanti da tale scelta”.

La facoltà rimessa alle stazioni appaltanti di acquisire lavori mediante procedura negoziata (anche per le fasce per le quali potrebbe essere adottato l’affidamento diretto) deve essere esercitata in applicazione del principio di risultato: il Rup adotta la scelta più idonea rispetto all’obiettivo di un efficiente e tempestivo affidamento.

D.L. CASA: SALVINI ANTICIPA PROPOSTE DI MODIFICA

EDILIZIA PRIVATA

Come anticipato, il “Decreto casa” (n.69/2024) si avvia a svolgere il suo iter parlamentare di conversione in legge e il Ministro Salvini ha già preannunciato alcune proposte di modifica che saranno oggetto di specifici emendamenti.

Gli interventi modificativi prevedono:

  • che le tolleranze edilizie tra il 2% e il 5% introdotte per la sanatoria del pregresso diventano permanenti, applicabili pertanto anche per tutti gli edifici successivi;
  • il rafforzamento del cambio di destinazione d’uso, consentendo la possibilità per il proprietario di un locale posto al piano terra di cambiare la destinazione d’uso per ricavarne un’abitazione;
  • la semplificazione della sanatoria per piccole difformità risalenti a prima del 1977 per le quali non ci sia più documentazione disponibile;
  • la limitazione temporale del periodo di 10 anni entro il quale le Regioni possono annullare il permesso di costruire concesso dal comune, avvalendosi del loro potere sostitutivo;
  • la diminuzione dei limiti minimi di superficie e dell’altezza ai fini dell’abitabilità:

si propone di consentire l’abitabilità anche ai cd. “micro appartamenti”:

per una persona: non meno di 20 mq (oggi: 28 mq)

per due persone: non meno di 28 mq (oggi: 38 mq).

Si richiede, inoltre di rendere abitabili i locali con un’altezza interna inferiore a 2,70 metri, fino al limite minimo di 2,40 metri; 

  • interventi a sostegno dell’edilizia residenziale pubblica attraverso la valorizzazione del patrimonio pubblico non utilizzato. Si intende, in particolare, affidare al Ministero delle infrastrutture il compito di adottare un Piano nazionale tramite il riordino e la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale e sociale, il “Piano casa Italia”, individuando nuovi modelli di cooperazione pubblico-privato che consentano di coinvolgere i principali operatori del mercato del credito con una vocazione sociale – il riferimento è, in particolare, ai cosiddetti “fondi pazienti” – nel finanziamento dei progetti di edilizia residenziale e sociale

MINISTERO LAVORO: MODELLO TELEMATICO PER RAPPORTO BIENNALE PARI OPPORTUNITA’

LAVORO

Dal 4 giugno 2024 è disponibile sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il nuovo modello telematico per la presentazione del Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private che occupano più di 50 dipendenti.

In base alle norme vigenti, le aziende che occupano più di cinquanta dipendenti nel complesso delle proprie sedi, dipendenze ed unità produttive redigono un rapporto unico, nel quale sono fornite le informazioni relative a tutti gli occupati. La presentazione del rapporto è effettuata a cura del legale rappresentante o di altro soggetto abilitato. 

CONSIGLIO DI STATO SU DISCIPLINA AVVALIMENTO NEL NUOVO CODICE

GIURISPRUDENZA

Il Consiglio di Stato (Sent. n. 4732 del 28 maggio u.s.) è intervenuto sulla disciplina dell’avvalimento precisando le differenze tra vecchio e nuovo Codice Appalti.

Come noto, prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici, lo stesso Consiglio aveva più volte affermato l’ammissibilità dell’avvalimento c.d. “premiale”, in virtù del quale l’avvalimento interviene sia nell’integrazione di un requisito di partecipazione che nel riconoscimento di punteggio nell’ambito della valutazione dell’offerta tecnica formulata tenendo in considerazione le competenze, le risorse e le capacità effettivamente trasferite dall’ausiliaria all’ausiliata.


L’art. 104 del nuovo Codice dei contratti pubblici prevede espressamente l’avvalimento premiale ma, come si legge nella stessa Relazione di accompagnamento, la disciplina dell’avvalimento è caratterizzata da un vero e proprio cambio di impostazione. Il risultato di tale cambio di impostazione è:

a) l’indicazione del tipo contrattuale dell’avvalimento, contratto rientrante nella categoria dei contratti di prestito con il quale un concorrente a una procedura di aggiudicazione può acquisire la disponibilità di risorse tecniche e umane altrui per eseguire il contratto;

b) la previsione della normale onerosità del contratto con l’ammissione, comunque, della gratuità nel caso in cui essa corrisponda anche a un interesse proprio dell’impresa ausiliaria;

c) l’attenzione incentrata sul contratto di avvalimento, anziché sul prestito dei requisiti, che ha consentito di ricomprendere nell’ambito dell’avvalimento anche quella particolare figura indicata come avvalimento premiale, in cui il prestito delle risorse è diretto a ottenere un punteggio più elevato e non invece il prestito dei requisiti di capacità mancanti.

La differente impostazione dell’art. 104 del Codice dei contratti pubblici rispetto a quella dell’art. 89 del d.lgs. n. 50 del 2016 non consente in alcun modo una sua applicazione retroattiva.

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO 

CONVENZIONI

Aniem Lazio ha attivato un servizio per assistere e fornire consulenza alle imprese su tutte le questioni attinenti al sistema di qualificazione, con particolare riguardo alle modalità per acquisire l’attestazione Soa (prima attestazione, verifica triennale, rinnovo) e le certificazioni Iso.

Ricordiamo, peraltro, che recente legge n.51/2022 ha imposto il possesso dell’attestazione Soa anche per i lavori di importo superiore a 516.000 euro rientranti nel Superbonus e negli altri bonus edilizi: dal 1° gennaio 2023 e al 30 giugno 2023, l’esecuzione dei lavori dovrà essere affidata esclusivamente ad imprese che documenteranno l’avvenuta sottoscrizione di un contratto con una Soa; dal 1° luglio 2023 sarà necessario il possesso dell’attestazione Soa al momento della sottoscrizione del contratto di appalto.

Per maggiori informazioni le imprese interessate possono contattare i nostri Uffici scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

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La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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