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PERIODICO INFORMATIVO - 30 APRILE 2021

Notizia

 

LA RIFORMA DELLE NORME SUI CONTRATTI PUBBLICI

CONTRATTI PUBBLICI

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il documento di oltre 330 pagine presentato in Parlamento dal Presidente del Consiglio, è previsto un'ampia parte relativa alla riforma della disciplina in materia di contratti pubblici. L'impatto della riforma complessiva sarà articolato in due tempi: un decreto legge con le misure ritenute “urgenti” da approvare entro il mese di maggio, ed una legge delega con la riforma più strutturale del Codice Appalti da attuare con una legge delega da approvare entro fine anno.

Il decreto legge, da definire nelle prossime settimane, conterrà norme che rafforzano e prolungano temporalmente le misure già varate con il decreto-legge "semplificazioni" dello scorso anno (n. 76/2020). Gli interventi considerati “urgenti” riguarderanno, in particolare, i seguenti aspetti:

  • verifiche antimafia e protocolli di legalità;
  • conferenza di Servizi veloce;
  • la responsabilità per danno erariale ai casi in cui la produzione del danno è dolosamente voluta dal soggetto che ha agito, ad esclusione dei danni cagionati da omissione o inerzia;
  • istituzione del collegio consultivo tecnico, che ha funzioni di assistenza e di risoluzione delle controversie con finalità di definire celermente le controversie in via stragiudiziale e ridurre il contenzioso davanti al giudice;
  • individuazione di un termine massimo per l'aggiudicazione dei contratti, con riduzione dei tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione;
  • individuazione di misure per il contenimento dei tempi di esecuzione del contratto, in relazione alle tipologie dei contratti.

Contestualmente, ma senza necessità di ulteriori provvedimenti legislativi, dovrebbero essere attivate le seguenti misure ritenute anch'esse urgenti:

  • avvio dei lavori della Cabina di regia per il coordinamento della contrattualistica pubblica già istituita presso la Presidenza del Consiglio in attuazione dell'art. 212 del codice dei contratti pubblici;
  • riduzione del numero e qualificazione delle stazioni appaltanti;
  • potenziamento del database di tutti i contratti tenuto dall'Autorità nazionale anticorruzione (atti organizzativi dell'Autorità);
  • semplificazione e digitalizzazione delle procedure dei centri di committenza ed interoperabilità dei dati.

Successivamente, il Governo procederà ad un intervento più organico di riforma del Codice dei Contratti attraverso lo strumento della legge delega, da presentare in Parlamento entro il 31 dicembre 2021, e l'ulteriore emanazione di decreti legislativi entro nove mesi dall'entrata in vigore della stessa legge delega.

Gli obiettivi principali anticipati dal Governo in questa seconda fase consisteranno nella "riduzione e razionalizzazione delle norme" e "ricezione delle direttive europee, integrate in particolare là dove non immediatamente esecutive". 

 

CHIARIMENTI DELL'ANAC E DEL CONSIGLIO DI STATO SULLA CORRETTA GESTIONE DEL PROJECT FINANCING

CONTRATTI PUBBLICI

Una delibera dell'Anac (n.329 / 2021) chiarisce che le Pubbliche Amministrazioni sono vincolate a valutare e pubblicare le proposte di project financing avanzato da soggetti privati. L'Autorità, con l'intento di fornire indicazioni univoche a tutte le stazioni appaltanti, precisa che " le amministrazioni sono tenute a concludere il procedimento di valutazione di fattibilità, sia essa positiva che negativa, delle proposte degli operatori economici ".

L'art. 183, comma 15, del Codice dei Contratti prevede che gli operatori economici presenti alle amministrazioni aggiudicatrici proposte relative alla realizzazione di lavori pubblici o di pubblica utilità, anche se presenti negli strumenti di programmazione già approvati dalla stessa amministrazione sulla base della normativa vigente. L'amministrazione deve valutare, entro il termine perentorio di tre mesi, la fattibilità della proposta. Se il promotore non risulta aggiudicatario, può esercitare, entro il termine di quindici giorni, il diritto di prelazione e divenire aggiudicatario; se il promotore non risulta aggiudicatario e non esercita la prelazione ha diritto al pagamento, un carico dell'aggiudicatario, nei limiti indicati, dell'importo delle spese sostenute per la predisposizione della proposta. 

Nella delibera assunta dall'Anac si ritiene che l'attività amministrativa di valutazione delle proposte »di project financing trovi comunque applicazione la legge 241/1990 (processo) che obbliga le amministrazioni a dare conto dell'esito della valutazione delle proposte ricevute dando dando altresì conto delle ragioni che hanno determinato l'accoglimento o meno dell'iniziativa. L'Anac sollecita quindi la pubblicazione degli elementi caratterizzanti la proposta e la motivazione di accettazione o rigetto.

Altro significativo chiarimento sulla corretta gestione del progetto è stato espresso nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato (Sentenza n.2924 del 12 aprile 2021). I Giudici hanno evidenziato che i concorrenti che partecipano alla gara possono presentare in sede di offerta un progetto definitivo che si discosta anche per aspetti rilevanti dai contenuti del progetto di fattibilità posto a base di gara dall'ente pubblico procedente. Ciò si desume proprio dalle caratteristiche del project financing che risponde all'interesse pubblico finalizzato alla realizzazione di un'infrastruttura trovando le risorse sufficienti per ripagarne i costi di realizzazione. La collaborazione pubblico-privato che ne scaturisce, presuppone quindi anche la ricerca di un partner che collabori ai fini della progettazione, oltre alla realizzazione e successiva gestione dell'infrastruttura. Nell'ambito della procedura di finanziamento del progetto il progetto di fattibilità posto a base di gara deve definire le caratteristiche essenziali dell'opera, ma i privati ​​possono certamente proporre soluzioni ritenute più efficienti e convenienti senza essere vincolati dal progetto di fattibilità.

 

ANTITRUST: AFFIDAMENTI IN CASA VANNO SEMPRE MOTIVATI

CONTRATTI PUBBLICI

L'Autorità Garante per la Concorrenza e per il Mercato ha fornito le proprie osservazioni sulle linee guida dell'Anac relative agli affidamenti in casa evidenziando la tipologia di affidamenti deve essere sempre pubblicamente motivata.

L'Antitrust sottolinea come proprio “ la norma di cui all'art. 192, comma 2, del d.lgs. 50/2016, (…), abbia introdotto un onere motivazionale rafforzato basato su valutazioni (…) che giustifichino in concreto la preferenza per l'affidamento in-house rispetto alla procedura ad evidenza pubblica ”.

Agcm " ritiene che la motivazione dovrebbe essere pubblicata in un momento antecedente all'adozione della determinazione del controllo, al fine di garantire che le valutazioni rimesse alla stazione appaltante siano effettivamente ed efficacemente svolte e di consentire a eventuali terzi interessati di formulare le proprie osservazioni, anche contestando il modulo organizzativo prescelto ". Un racconto riguardo" l'Autorità è in procinto di segnalare la necessità di una modifica legislativa che anticipi il momento di pubblicazione della motivazione ad un atto prodromico al provvedimento di affidamento del servizio. L'attuale previsione sembra infatti vanificare l'obbligo in capo alla stazione appaltante di svolgere una effettiva e concreta indagine comparativa, risolvendosi di fatto, come anche rilevato nella Relazione illustrativa allo schema di Linee Guida in esame, in un mero adempimento formale assolto ex post ".

 

COMUNICATO CONGIUNTO SU SUPERBONUSIMPRESE, LAVORATORI, ARTIGIANI, PROFESSIONISTI, CONDOMÌNI UNITI PER LA PROROGA IMMEDIATA E CON RISORSE CERTE

ASSOCIAZIONE

Confapi e altre Associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale, delle professioni, dei condomini e dei lavoratori hanno diffuso un comunicato unitario per sollecitare la definizione di un quadro di certezze operative e temporali sul Superbonus 110%. Di seguito il testo del comunicato:

Tutti gli operatori economici e sociali sono in allarme per l'incertezza che avvolge negli ultimi giorni la decisione del Governo sul futuro del Superbonus 110%.

Finora, infatti, non risulta essere pervenuta alcuna conferma ufficiale sulla proroga della misura, che per poter avere un impatto importante in termini di crescita del settore, della sua filiera e di aumento dell'occupazione, necessita di una durata adeguata, indispensabile soprattutto nel caso di interventi complessi come quelli condominiali e inerenti la demolizione e ricostruzione che impiegano anni per essere attuati. Di qui la necessità di prorogare almeno al 2023 tutte le agevolazioni previste da una netta semplificazione delle norme vigenti. Eventuali decisioni di rimandare all'applicazione del Superbonus alla Legge di Bilancio, che si decide solo a dicembre prossimo, come trapelato in queste ultime ore, avrebbe certo effetto di rallentare, se non di bloccare i lavori.

Impensabile, infatti, che famiglie e operatori economici possono programmare investimenti così complessi senza avere fin da ora certezza della durata del beneficio fiscale.

Una decisione che non appare in linea con le intenzioni più volte espresse dal Governo e dalle forze parlamentari di incentivare la spesa e quindi gli investimenti per la crescita. Il Superbonus 110% è infatti finora uno dei principali strumenti di immediato rilancio economico in chiave di sostenibilità e di sicurezza ad oggi operativo. Limitarne la durata e contenerne gli effetti- pari a 1 punto di Pil in più all'anno- è una scelta di retroguardia, non certo ammissibile in questo periodo storico.

 

DRAGHI: SUPERBONUS SARA 'PROROGATO AL 2023

FISCO

Nei giorni scorsi, il Presidente del Consiglio ha anticipato al Parlamento l'orientamento del Governo sul Superbonus 110%.

" Il Governo - ha dichiarato il Presidente del Consiglio - si impegna a inserire nel Disegno di Legge di bilancio per il 2022 una proroga dell'ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e sicurezza degli edifici ". Le risorse previste, tra Pnrr e Fondo complementare, ammontano a oltre 18 miliardi, le stesse risorse stanziate dal precedente Governo. In sostanza, per ora, la misura resta “ finanziata fino alla fine del 2022, con estensione al giugno 2023 solo per le case popolari ”.

All'interno del Piano si specifica che " Per far fronte ai lunghi tempi di ammortamento delle ristrutturazioni degli edifici, per stimolare il settore edilizio, da anni in grave crisi, e per raggiungere gli obiettivi sfidanti di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni al 2030 , si intende estendere la misura del Superbonus 110 per cento recentemente introdotta (articolo 119 del Decreto Rilancio) dal 2021 al 2023 (al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dallo IACP, una condizione almeno il 60 per cento dei lavori siano stati effettuati alla fine del 2022; al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini, una condizione che almeno il 60 per cento dei lavori sia stato effettuato entro il 30 giugno precedente) ".

 

BANDO ACEA: ACCORDO QUADRO DA 270 MILIONI PER LA MANUTENZIONE DI RETI E SERVIZI

                                                                                                                   MERCATO

Acea ha pubblicato un bando, con scadenza 31 maggio pv, per lavori di manutenzione di reti e servizi del ciclo idrico integrato di Acea Ato2 a Roma. L'accordo triennale prevede 3 lotti di valore pari rispettivamente a 120, 90 e 60 milioni. Le offerte potranno essere presentate per tutti i lotti, ma l'aggiudicazione dovrà essere limitata ad un solo lotto. L'Acea, con preavviso di almeno 60 giorni rispetto alla scadenza del contratto, potrà rinnovare l'accordo, agli stessi prezzi, patti e condizioni, per un ulteriore importo massimo pari al 20% dell'importo contrattuale iniziale.

Su tale bando Aniem Lazio è già attivato per contestare l'eccessivo dimensionamento dei lotti che certamente non è compatibile ed adeguato al tessuto produttivo del territorio, costituito da piccole e medie imprese.

 

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

CONVENZIONI

Ricordiamo alle imprese associate che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti alle attestazioni Soa (prima attestazione, verifica triennale, rinnovo) ed alle certificazioni Iso. Le imprese interessate possono contattare i nostri uffici scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Dal SOLE24

La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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