Video Confapi Roma

PERIODICO INFORMATIVO - 23 DICEMBRE 2021

News

 

ORDINANZE RICOSTRUZIONE POST SISMA: OLTRE 200 MILIONI PER STRADE E FERROVIE

RICOSTRUZIONE

Il commissario alla ricostruzione post sisma del Centro Italia, Giovanni Legnini ha preannunciato due ordinanze che, avvalendosi dei fondi del Pnrr, prevedono la progettazione e la realizzazione di lavori sulla rete stradale statale (177 milioni) e la riqualificazione di 11 stazioni ferroviarie Rfi 33,5 milioni). 

Gli interventi sulla rete stradale si riferiscono all’esecuzione di lavori per un ammontare di 140 milioni e alla progettazione di nuovi interventi per 37 milioni. Di seguito i lavori collocati nella regione Lazio: 

S.S. 4 “Salaria” Adeguamento nel tratto tra Rieti e Sigillo - 3° Lotto 1° Stralcio - Tratto di adeguamento in sede dal km 82+200 al km 85+325; 

S.S. 4 “Salaria” Adeguamento nel tratto tra Rieti e Sigillo - 2° Lotto 2° Stralcio – Tratto tra le prog. Km 96+500 e km 99+600 con eliminazione del passaggio a livello ferroviario; 

S.S. 4 “Salaria” Adeguamento nel tratto tra Rieti e Sigillo - 2° Lotto 1° Stralcio - Tratto di adeguamento in sede dal km 93+070 al km 96; 

S.S. 260 “Picente” Lavori di adeguamento e potenziamento della tratta stradale laziale – 1 Lotto – dal km 48+330 al km 43+800; 

S.S. 260 “Picente” Lavori di adeguamento e potenziamento della tratta stradale laziale – 2 Lotto – Variante di Amatrice – dal km 43+800 al km 41+150. 

L’altra tipologia di interventi riguarda il potenziamento di 11 stazioni ferroviarie. Ai fondi stanziati dal Pnrr si aggiungeranno ulteriori 18,3 milioni da parte di Rfi. Nel Lazio sono interessate le stazioni di Rieti e di Antrodoco.

 

ANAC: PER SUBAPPALTO OPERE SUPER SPECIALISTICHE RESTA IL LIMITE DEL 30%

CONTRATTI PUBBLICI

Un parere di precontenzioso fornito dall’Anac (delibera n.771 del 24 novembre u.s.) conferma la permanenza del limite del 30% per il subappalto delle opere super specialistiche. Per tale tipologia di interventi non si applica il nuovo regime scaturito dalle pronunce dell’Unione Europea che aveva sollecitato il superamento di un tetto generale e predeterminato. 

Secondo l’Autorità, infatti, “le opere superspecialistiche, c.d. SIOS, in quanto opere per le quali sono necessari lavori o componenti di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica, sono soggette a un regime normativo in deroga alle norme generali sotto diversi profili, che si giustifica nelle intenzioni del legislatore con l’esigenza di assicurare alla stazione appaltante che l’esecuzione di tali opere sia effettuata soprattutto dall’appaltatore qualificato. Le sentenze della Corte di giustizia del 26 settembre 2019 (causa C-68/18) e del 27 novembre 2019 (causa C-402/18) non appaiono determinare la disapplicazione del limite percentuale del trenta per cento per le SIOS non risultando in esse alcun riferimento alle opere stesse né tantomeno alla loro natura e al regime normativo speciale che le contraddistingue. Tale limite trova tuttavia applicazione solo qualora le categorie superspecialistiche siano di importo superiore al dieci per cento dell’intero appalto”.

 

ANAC: A MARZO PRIMA FASE DI AVVIO PER IL FASCICOLO VIRTUALE DELLE IMPRESE

CONTRATTI PUBBLICI

L’Anac ha fornito nuove indicazioni sull’attivazione del fascicolo virtuale delle imprese. 

La realizzazione dello strumento digitale di semplificazione, previsto dal Codice Appalti e già preannunciata nelle settimane scorse dall’Autorità, avverrà per fasi temporali. 

Dal prossimo mese di marzo – comunica l’Autorità - sarà già “operativa la prima versione del FVOE (Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico) che consentirà di svolgere le seguenti attività: 

- verifica del mantenimento dei requisiti in fase di esecuzione su aggiudicatario e subappaltatori, come richiesto dal nuovo articolo 81, comma 1, del codice dei contratti pubblici;

 - utilizzo del FVOE per tutte le procedure di affidamento;

 - istituzione dell’Elenco degli operatori economici già verificati previsti dall’articolo 81, comma 4- bis, del codice dei contratti pubblici, al fine di anticipare il più possibile gli effetti positivi collegati alla possibilità di riuso della documentazione acquisita nel FVOE”.

 

LEGGE BILANCIO VERSO APPROVAZIONE: LE NOVITA’ PER L’EDILIZIA

FISCO

Dopo il passaggio alla Commissione Bilancio del Senato, il Parlamento si appresta ad approvare definitivamente la manovra di Bilancio; il provvedimento, come noto, contiene anche norme sui bonus fiscali e su altre misure di interesse per l’edilizia. 

Per quanto riguarda il superbonus da applicarsi alle villette, è stata prevista l’abolizione del tetto Isee a 25.000 euro per le villette, l’eliminazione dell’obbligo della Certificazione di inizio lavori asseverata (Cila) e la riduzione dal 60% al 30% dei lavori già realizzati alla data del 30 giugno. 

Un emendamento del Governo rende nuovamente utilizzabili i prezzari Dei per le asseverazioni di congruità delle spese relative ai lavori soggetti ai bonus ordinari diversi dal superbonus. 

Novità anche per i lavori finalizzati al superamento delle barriere architettoniche: la detrazione sale al 75%, se non inclusi negli interventi “trainati” del superbonus 110%.  

Oltre alle misure fiscali, la legge di Bilancio dispone finanziamenti che coinvolgono il settore delle costruzioni: per la realizzazione di piccole opere riguardanti la manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell'arredo urbano saranno destinati ai Comuni 200 milioni di euro per l'anno 2022 e 100 milioni per l'anno 2023. Sono inoltre previsti 300 milioni per il 2022 destinati a investimenti in progetti di rigenerazione urbana nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti. Entro il 15 gennaio p.v., infine, il Ministero dell’Interno assegnerà le risorse ai Comuni sulla base della fascia di popolazione per la realizzazione di lavori che dovranno essere avviati entro il prossimo 30 luglio: si passa dai 10.000 euro dei piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti ai 350.000 per i comuni con oltre 250.000 abitanti. 

Si attende l’approvazione del Parlamento ed il testo pubblicato in Gazzetta per acquisire la certezza definitiva di tutti i contenuti della manovra.

 

BONUS FACCIATE: LA GESTIONE DEI LAVORI OLTRE IL 2021 E LA POSSIBILITA’ DI INTERVENTI SU PARTI DELLA SUPERFICIE 

FISCO

Le modifiche normative intervenute sul bonus facciate hanno fatto emergere dubbi sulla gestione degli interventi che proseguono oltre il limite temporale del 31 dicembre 2021. Come noto, infatti, la Legge di Bilancio 2022, in corso di approvazione, prevede la proroga fino al 31 dicembre 2022, con la riduzione della detrazione al 60%.

Con la circolare n.16 del 29 novembre scorso, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che “l’attestazione, richiesta per optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, può essere rilasciata anche in assenza di uno stato di avanzamento lavori o di una dichiarazione di fine lavori, considerato che la normativa che li disciplina, a differenza di quella prevista per il Superbonus, non richiede tali adempimenti. Tuttavia, considerata la ratio del Decreto anti-frodi di prevenire comportamenti fraudolenti nell’utilizzo di tali Bonus e ritenuto che, con riferimento a queste agevolazioni fiscali, il sostenimento di una spesa trova una giustificazione economica soltanto in relazione ad una esecuzione, ancorché parziale, di lavori, la nuova attestazione della congruità della spesa non può che riferirsi ad interventi che risultino almeno iniziati.”

Si ritiene, pertanto, che le operazioni di cessione del credito o sconto in fattura effettuate entro il 31 dicembre 2021, relative a fatture emesse e liquidate entro la medesima data (e ovviamente precedenti all’esercizio dell’opzione), siano correttamente eseguite (nel rispetto di tutti i nuovi obblighi previsti dal DL 157/2021 in ordine alla suddetta attestazione e al visto di conformità), ancorché in assenza di un SAL o di una dichiarazione di fine lavori, purché sia possibile attestare l’avvio dei lavori per i quali si intende accedere ai bonus. L’Agenzia delle Entrate ribadisce la possibilità di procedere a cessione del credito o sconto in fattura per lavori a cavallo d’anno, purché, si tratti di interventi per i quali è possibile dimostrare almeno l’avvio.

Sempre in tema di bonus facciate, rispondendo ad un recente interpello (n.838/2021), l'Agenzia delle Entrate, ha espresso parere favorevole al rifacimento di una striscia orizzontale di un edificio, corrispondente al perimetro dell'appartamento del contribuente e di quelli contigui. Viene quindi ammesso il ricorso al bonus anche limitatamente ad alcune porzioni della facciata.

Per l'Agenzia, infatti, l’obiettivo del bonus è quello di incentivare gli interventi edilizi “finalizzati al decoro urbano, rivolti a conservare l'organismo edilizio, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, … nel rispetto della ratio della norma agevolativa, si ritiene che anche un intervento parziale - mirato, come nel caso di specie, a risolvere un problema localizzato solo su una porzione della facciata - possa essere ammesso alle agevolazioni previste dalla citata normativa relativa all'applicazione del bonus facciate, anche se non interessa l'intera facciata visibile dell'edificio”.

 

CONSIGLIO DI STATO: NATURA GIURIDICA DEL CONSORZIO STABILE

GIURISPRUDENZA

Per la giurisprudenza, il consorzio stabile è un soggetto giuridico autonomo, costituito in forma collettiva e con causa mutualistica, che opera in base a uno stabile rapporto organico con le imprese associate, il quale si può giovare, senza necessità di ricorrere all’avvalimento, dei requisiti di idoneità tecnica e finanziaria delle consorziate stesse, secondo il criterio del “cumulo alla rinfusa”. Una sentenza del Consiglio di Stato (n. 8331 del 14 dicembre u.s.) fa il punto sugli elementi qualificanti del consorzio stabile.


Il consorzio è il solo soggetto che domanda di essere ammesso alla procedura e va a stipulare il contratto con l’amministrazione in nome proprio, anche se per conto delle consorziate cui affida i lavori; è il consorzio ad essere responsabile dell’esecuzione delle prestazioni anche quando per la loro esecuzione si avvale delle imprese consorziate (le quali comunque rispondono solidalmente al consorzio per l’esecuzione ai sensi dell’art. 94, comma 1, D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 e art. 48, comma 2, D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50). Elemento qualificante è la “comune struttura di impresa”, utile ad eseguire in proprio, senza l’ausilio necessario delle strutture imprenditoriali delle consorziate, le prestazioni affidate a mezzo del contratto.


L’azienda consortile consegue per duplice via: mediante la creazione ex novo di una struttura aziendale (con l’assunzione in capo al consorzio di proprio personale unitamente all’acquisizione di propri macchinari, attrezzature e strumenti), ma anche acquisendo la sola disponibilità giuridica di personale e mezzi che, al momento opportuno, il managment consortile possa organizzare per procedere all’esecuzione diretta del contratto.

In quest’ultimo caso, in definitiva, il consorzio potrà attingere dalle singole consorziate il personale, i mezzi e le attrezzature, ma anche, eventualmente, le risorse finanziarie, che, organizzate in maniera originale, consentiranno l’esecuzione diretta del contratto.

 

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

CONVENZIONI

Ricordare alle imprese che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti attestazioni SOA (attestazione, triennale, rinnovo) ed alle certificazioni ISO. Le imprese possono contattare i nostri uffici scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

Seguiteci sui nostri canali social:

LINKEDIN:  https://www.linkedin.com/company/confapiroma

TWITTER:  https://twitter.com/ConfapiL

FACEBOOK:  https://www.facebook.com/confapiroma

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ASSISTENZA

Welfare aziendale

Sostegno al reddito

Previdenza complementare

Formazione

Salute

Sicurezza

Dal SOLE24

La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra Newsletter. Sempre informati sulle ultime novità, sulle nostre iniziative e programmi per favorire lo sviluppo economico, sugli eventi e molto altro...

PMI
CESPIM
CONFAPI servizi
EBM
ENFEA
FAPI
FASDAPI
FINCREDIT
FONDAPI
IDI
FONDODIRIGENTI
PREVINDAPI
© Copyright 2024 CONFAPI ROMA. All Rights Reserved.
Credits: DOTIgrafiche -

Cerca

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.