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PERIODICO INFORMATIVO - 25 FEBBRAIO 2022

News

 

BONUS EDILIZI: CONSENTITE FINO A TRE CESSIONI DEI CREDITI, INASPRIMENTO DEI CONTROLLI NEI CANTIERI

FISCO

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato un nuovo decreto legge che modifica ancora una volta il regime di cessione dei crediti relativo ai bonus edilizi. 

Sarà possibile cedere il credito per tre volte e solo in favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari; lo stesso credito, inoltre, non potrà formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate.

A tal fine, il decreto prevede un sistema di tracciamento del credito al quale sarà attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni. 

Le modalità attuative della cessione e tracciabilità del credito d’imposta saranno definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate. Le disposizioni “si applicano alle comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all'Agenzia delle entrate a partire dal primo maggio”. 

Nuove sanzioni per le false dichiarazioni dei professionisti: il tecnico abilitato che, nelle asseverazioni, fornisce informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici o sulla effettiva realizzazione dello stesso oppure attesta falsamente la congruità delle spese, potrebbe essere punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da 50.000 a 100.000 euro. 

Le misure varate dal Governo prevedono inoltre controlli più rigidi sulla regolarità del lavoro. In particolare, viene disposto che non saranno riconosciuti i lavori edili “eseguiti da datori di lavoro che non applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”. Il contratto collettivo applicato dovrà “essere indicato nell'atto di affidamento dei lavori e riportato nelle fatture emesse in relazione all'esecuzione dei lavori”.

L’'Agenzia delle entrate svolgerà le verifiche avvalendosi dell'Ispettorato nazionale del lavoro, dell'Inps e delle Casse edili. 

Proprio l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la nota 1231 del 23 Febbraio u.s., ha preannunciato un’intensificazione dei controlli ispettivi sui cantieri edili che beneficiano delle agevolazioni fiscali. Particolare attenzione sarà riservata alle aziende di nuova costituzione ed a quelle che hanno ripreso le attività in coincidenza con l’introduzione del bonus. I controlli potranno attivarsi a seguito di segnalazioni degli Ispettorati territoriali e di informazioni provenienti dalle casse edili.

 

PNRR: L’IMPATTO SU ROMA, INVESTIMENTI PER OLTRE 8 MILIARDI

ECONOMIA

Lo scorso 21 Febbraio è stato presentato il piano di interventi previsti dal Recovery Plan e il suo impatto economico-infrastrutturale su Roma.

Il totale degli investimenti nel periodo 2022-2026 per Roma e per il Lazio (con impatto comunque su Roma) ammonta a 8,2 Miliardi, dei quali 4,6 assegnati direttamente al Comune di Roma e alla Città Metropolitana.

La tipologia dei principali investimenti è così ripartita: 2 miliardi per il sistema ferroviario, 1,6 per il trasporto pubblico, 1,6 per le strade e autostrade, 1,3 per il Giubileo, 354 milioni per l’edilizia residenziale pubblica, la rigenerazione urbana e l’housing sociale, 169 milioni per l’edilizia penitenziaria, 160 milioni per le infrastrutture idriche, 159 milioni per i porti.

In particolare, il piano dei maggiori interventi sul trasporto rapido di massa prevede le seguenti opere: Linea tramviaria viale Palmiro Togliatti, 1° Lotto linea tramviaria Termini-Vaticano-Aurelio, Linea Termini-Giardinetti-Tor Vergata, manutenzione e rinnovamento linee metro.

Contestualmente sono previsti investimenti sul trasporto ferroviario, con oltre 893 milioni destinati unicamente al nodo ferroviario di Roma.

Per quanto concerne gli investimenti sulla rete stradale, 300 milioni sono destinati alla Cisterna-Valmontone, 250 milioni alla realizzazione dell’autostrada Roma-Latina, circa 100 milioni al tratto Roma-Passo Corese (al Tratto Passo Corese – Rieti sono destinati altri 319 milioni dalla regione Lazio).

 

ANAC: NECESSARIO INTERVENTO NORMATIVO PER FRONTEGGIARE RINCARO MATERIALI ANCHE NEGLI APPALTI DI SERVIZI E FORNITURE 

CONTRATTI PUBBLICI

Il Presidente dell’Anac, Avv. Giuseppe Busia, ha inviato una nota ai Ministri delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e al Presidente della Commissione V del Senato, Daniele Pesco, per richiedere “un intervento normativo” negli appalti pubblici di servizi e forniture, analogo a quello già adottato per i lavori, finalizzato a introdurre un meccanismo di compensazione per fronteggiare il rincaro delle materie prime. 

L’Autorità suggerisce anche lo strumento legislativo sul quale intervenire in tempi celeri, indicando l’imminente conversione in legge del decreto “Sostegni Ter” (d.l. n.4/2022) e la possibilità di inserire un emendamento che consenta l’applicazione del sistema revisionale dei prezzi anche per i contratti di servizi e di forniture. 

Detta previsione, – sottolinea il Presidente Busia – oltre ad agevolare le attività di competenza delle stazioni appaltanti e a garantire l’uniforme applicazione delle indicazioni fornite, consentirebbe l’utilizzo di ulteriori somme disponibili o che diverranno tali, rispetto a quelle impegnate per lo specifico affidamento”.

 

POSSIBILE LA SOSTITUZIONE DEL SUBAPPALTATORE CON INTERDITTIVA ANTIMAFIA

CONTRATTI PUBBLICI

Un parere dell’Anac (n.11/2021) precisa che, in caso di subappaltatore destinatario di informazione interdittiva antimafia, la stazione appaltante deve consentire all’appaltatore la sostituzione del subappaltatore con altra impresa in possesso dei requisiti generali e speciali occorrenti per l’esecuzione dei restanti lavori previsti dal contratto.

La normativa vigente, evidenzia l’Autorità, prevede che non sia più onere dell’appaltatore dimostrare sia i requisiti di qualificazione sia l’assenza di cause di esclusione (ossia i requisiti di ordine generale) a carico del subappaltatore (art. 105, co. 7 del codice dei contratti, d.lgs. 50/2016, come modificato dal DL n. 77/2021, convertito con modificazioni dalla L. 108/2021).

Pertanto, una corretta interpretazione dell’art. 105, co. 12 del codice (disposizioni specifiche sulla sostituzione del subappaltatore) deve consentire che qualora, nel corso dell’esecuzione, si riscontri a carico del subappaltatore una causa di esclusione ai sensi dell’art. 80, co. 2, del Codice, la stazione appaltante consenta all’appaltatore la sostituzione del subappaltatore con altro in possesso dei requisiti generali e speciali.

 

CONVERSIONE MILLEPROROGHE: LE NUOVE MISURE PER L’EDILIZIA

EDILIZIA

Il “decreto milleproroghe” (D.L. n.228/2021), la cui conversione in legge dovrà essere approvata entro il prossimo 28 Febbraio, prevede misure di interesse anche per l’edilizia.

Il nuovo articolo 1 bis concede ulteriori tre mesi ai comuni per affidare lavori che beneficiano di contributi “assegnati “entro il 31 dicembre 2021”, mentre resta inalterato l’obbligo di ultimare le opere entro il 31 marzo 2026. Si tratta delle risorse previste dalla Legge di Bilancio 2019 per le opere di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, per la messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti e per la messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici.

Novità anche per l’asseverazione delle spese tecniche necessarie all’acquisizione del visto di conformità e della congruità delle spese che saranno detraibili anche se sostenute nel corso del 2021. Tali adempimenti sono stati previsti, come noto, dalla Legge di Bilancio 2022, entrata in vigore il 1°gennaio u.s. lasciando però dubbi (a causa di successioni temporali non coordinate di leggi) sull’applicazione della detrazione per le spese sostenute nella fine dello scorso anno.

Viene inoltre prorogata alla fine del 2026 la misura che consente ad Anas di “avvalersi dei contratti, anche di accordi quadro, stipulati dalle società del gruppo Ferrovie dello Stato per gli acquisti unitari di beni e servizi appartenenti alla stessa categoria merceologica e legati alla stessa funzione, anche non direttamente strumentali ai propri compiti istituzionali”.

Slitta infine il termine per la verifica della vulnerabilità sismica degli edifici strategici. Il termine, scaduto il 31 dicembre 2021, è posticipato al 31 dicembre 2022.

 

PUBBLICATA LA GRADUTORIA PROVVISORIA CHE RIPARTISCE 22,5 MILIONI PER L’EDILIZIA SCOLASTICA 

EDILIZIA SCOLASTICA

Il Ministero dell’istruzione ha pubblicato la graduatoria provvisoria che ripartisce 22,5 milioni, provenienti dalla gestione statale dell’8 per mille, per interventi straordinari di edilizia nelle scuole.

L’ordine di priorità è stato determinato dai seguenti elementi:

  • avvenuto crollo di solai e controsoffitti;
  • eventi sismici, calamitosi o eccezionali e non prevedibili;
  • ripristino delle condizioni di agibilità a seguito di chiusura disposta da Autorità competente;
  • interventi indispensabili per garantire il diritto allo studio e il regolare svolgimento dell’attività didattica;
  • criticità dell’edificio desumibile dai dati contenuti nell’Anagrafe dell’edilizia scolastica;
  • assenza di altro finanziamento pubblico per la messa in sicurezza dello stesso edificio;
  • assenza di altra idonea soluzione per garantire la continuità dell’attività didattica;
  • popolazione scolastica coinvolta. 

Nell’elenco figurano 22 interventi nel Lazio. Le graduatorie, che indicano gli enti locali beneficiari, l’importo richiesto e il punteggio ottenuto, diverranno definitive solo a seguito dei controlli e delle verifiche che saranno disposti ed effettuati dalla Direzione generale per l’edilizia scolastica e la scuola digitale in merito alle dichiarazioni rese dagli enti locali in sede di candidatura. 

 

AFFIDAMENTO DIRETTO, OBBLIGO DI INVITARE LE IMPRESE, MA NON DI GARANTIRE L’EFFETTIVA PARTECIPAZIONE

GIURISPRUDENZA

Il Tar Sardegna (Sentenza n.103/2022 pubblicata il 16 febbraio u.s.) ritiene che nei casi di affidamento diretto con confronto tra preventivi (articolo 36, comma 2, lettera b del Codice), la stazione appaltante è tenuta a invitare a presentare offerta un numero ristretto di operatori economici, ma non a assicurarne la partecipazione effettiva.

I Giudici richiamano l’art. 36, comma 2, lett. b), del d.lgs. n. 50/2016 e s.m.i. “per affidamenti di importo pari o superiore a 40.000 euro e inferiore a 150.000 euro per i lavori, o alle soglie di cui all’articolo 35 per le forniture e i servizi, mediante affidamento diretto previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le forniture, di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti”.

Il tenore testuale della norma è perciò chiarissimo nel riferire il numero minimo di imprese invitate a presentare preventivi; “del resto – precisano i Giudici - non potrebbe essere diversamente, giacché, una volta ricevuto l’invito, la scelta di presentare o meno l’offerta è rimessa a una scelta autonoma dell’impresa invitata, per cui non avrebbe alcun senso riferire il numero minimo di cinque alle imprese che presentano concretamente offerta, trattandosi di un aspetto sul quale la stazione appaltante non alcuna possibilità di incidere”.

Resta necessario garantire comunque il principio di rotazione, prevedendo che “alle procedure per l’affidamento di appalti pubblici di importo inferiore alla soglia comunitaria non possa essere invitato il gestore uscente, in applicazione del generale principio di rotazione”.

 

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

CONVENZIONI

Ricordare alle imprese che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti attestazioni SOA (attestazione, triennale, rinnovo) ed alle certificazioni ISO. Le imprese possono contattare i nostri uffici scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

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La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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