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PERIODICO INFORMATIVO - 15 APRILE 2022

News

 

EDILIZIA: FIRMATO PROTOCOLLO REGIONE LAZIO-PARTI SOCIALI

ATTIVITA' ASSOCIATIVA

Il 7 aprile scorso Aniem Lazio, Confapi Lazio, unitamente alle altre rappresentanze datoriali e sindacali rappresentative del comparto delle costruzioni, hanno sottoscritto l’allegato Protocollo d’intesa con la Regione Lazio “per un lavoro di qualità in edilizia”.

Considerata l’incidenza del settore nel sistema economico e la perdurante presenza di fenomeni distorsivi e lesivi di una corretta concorrenza, il Protocollo si pone l’obiettivo di rafforzare la contrattazione collettiva ed il sistema della bilateralità nell’intento di contrastare il lavoro irregolare.

Il settore dell’edilizia rappresenta nel Lazio il 15% del sistema produttivo ed il 6% dell’occupazione totale.

In questo contesto sono previste una serie di misure per la promozione e la valorizzazione della legalità nell’edilizia e l’istituzione di un Gruppo di coordinamento composto da tutti i soggetti firmatari del Protocollo.

La Regione Lazio promuove, inoltre, appositi analoghi protocolli con Asl, Inail e Inps.

 

INTERVENTO DELL’ASSOCIAZIONE CONTRO IL BANDO PER LA MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

Con una lettera trasmessa nei giorni scorsi a Roma Capitale (Direzione Ufficio Coordinamento Decoro Urbano), Aniem Lazio e Confapi Lazio hanno contestato il bando per l’affidamento, attraverso accordo quadro triennale, del “Servizio di diserbo stradale sulla viabilità di Roma Capitale suddiviso in sedici lotti”.

Risultano oggetto della contestazione l’insieme delle disposizioni concernenti le modalità di aggiudicazione, i criteri di valutazione dell’offerta tecnica, l’incidenza dei “punteggi discrezionali”, la sostanziale impossibilità di verificare l’affidabilità delle offerte e i controlli in fase di esecuzione; tutto ciò configura, a giudizio dell’Associazione, una situazione certamente non rispondente né agli interessi della città, né a quelli del sistema economico territoriale.

E’ stata evidenziata, in particolare, l’aleatorietà dei punteggi, l’evidente impossibilità di esercitare controlli a posteriori, la presentazione di ribassi che alimentano dubbi e preoccupazioni sulla sostenibilità delle offerte.

Nel riservarsi eventuali, ulteriori azioni a tutela delle imprese associate, Aniem e Confapi hanno pertanto richiesto una sospensione immediata della procedura di gara e l’adozione degli interventi necessari a ripristinare una selezione trasparente, corretta e coerente con i principi fondamentali che devono presiedere all’aggiudicazione dei contratti pubblici. 

 

ROMA: APPROVATA DELIBERA SU REVISIONE PRG

URBANISTICA ROMA

Il 13 aprile u.s., la Giunta di Roma ha approvato una delibera con la quale si avvia il processo di revisione delle norme del PRG.

Nella delibera, che detta gli indirizzi per una modifica e attualizzazione del Piano Regolatore Generale, si evidenzia come le mutate condizioni socio economiche venutesi a creare negli ultimi anni impongono la necessità di rivedere le previsioni urbanistiche programmate oltre un decennio fa.

Sono state peraltro riscontrate molteplici difficoltà di interpretazione e di attuazione delle norme tecniche vigenti. Si pone pertanto la necessità di intervenire anche su diverse disposizioni contenute nelle Norme Tecniche di Attuazione. Obiettivo della delibera è altresì una semplificazione delle norme ed un loro coordinamento con la disciplina regionale e statale.

Nelle prossime settimane sarà sviluppato un confronto sul merito delle norme con lo svolgimento di audizioni presso la commissione urbanistica.

 

DECRETO MINISTERIALE: 400 MILIONI PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL’EDILIZIA PUBBLICA

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Con un decreto del 5 aprile u.s. il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha ha provveduto all’erogazione di 400 milioni di euro alle Regioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, nell’ambito del Programma "Sicuro, verde e sociale", finanziato dal Piano Nazionale Complementare. 

Il programma prevede un piano di interventi finalizzati al miglioramento ecologico e digitale degli edifici. Tra gli obiettivi primari vi è anche la riduzione del consumo di suolo urbano, unificando in singoli edifici sia le principali funzioni che i servizi annessi a ciascun ufficio. 

Al Lazio sono stati destinati 48 milioni di Euro; ulteriori 350 milioni verranno stanziati a livello nazionale per ogni annualità dal 2023 al 2026.

 

EMENDAMENTO BONUS CASA: SI’ ALLA QUARTA CESSIONE DEL CREDITO, MA LE BANCHE FRENANO SU ACQUISIZIONI

FISCO

Un emendamento in sede di conversione in legge del decreto Dl 17/2022 (contenente le misure per il contenimento dei costi dell’energia elettrica, del gas e per il rilancio delle politiche industriali), approvato dalle commissioni riunite Ambiente-Attività produttive della Camera, prevede la possibilità di una quarta cessione del credito condizionata però dalla responsabilità solidale con il soggetto titolare dell’agevolazione.

Qualora la conversione in legge fosse approvata con l’attuale formulazione, dal prossimo 1° maggio sarebbe pertanto possibile la quarta cessione a banche, intermediari finanziari iscritti all’albo, società appartenenti a gruppi bancari e compagnie assicurative.

Per le imprese (soggetti Ires e partite Iva) è stata anche introdotta la proroga fino al 15 ottobre per la comunicazione delle opzioni di cessione e sconto in fattura; per i privati resta il termine del 29 aprile.

Il meccanismo delle cessioni sta però scontrandosi con un sostanziale blocco delle acquisizioni dei crediti da parte degli istituti bancari: l’ammontare insostenibile dei crediti (stimati in oltre 40 miliardi) e l’esigenza di apportare semplificazioni alla normativa (oltre che di aprire al mercato privato) stanno comportando la quasi totale chiusura delle operazioni di acquisizione.

Molti istituti bancari hanno raggiunto la capienza massima; il meccanismo della cessione, inoltre, è stato esteso anche ai crediti di imposta per imprese energivore e gasivore, per un valore pari a quasi un miliardo di euro e ciò ha reso ancora più problematica la fruibilità per i bonus edilizi.

Diventa pertanto fondamentale verificare se nei prossimi giorni il Governo intenderà introdurre modifiche alla disciplina.

 

PREZZARI: NEI MASSIMALI SONO RICOMPRESI TUTTI I MATERIALI

FISCO

Nelle FAQ predisposte dal Ministero della Transizione Ecologica in merito al Decreto 14 febbraio 2022 sulla “Definizione dei costi massimi specifici agevolabili, per alcune tipologie di beni, nell'ambito delle detrazioni fiscali per gli edifici” (in vigore a partire dal 15 aprile), sono stati forniti importanti chiarimenti sull’applicazione dei prezzari nei bonus edilizi.

Il Ministero chiarisce anzitutto che l’asseverazione della congruità dei costi deve essere rilasciata per tutti gli interventi energetici ammessi a beneficiare delle detrazioni fiscali (di cui al comma 2 dell’articolo 121 del DL 34/2020) che accedono alle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura e del c.d. Super ecobonus.

Nelle faq viene soprattutto risolta la questione sull’oggetto dei costi massimi indicati nel decreto, se cioè siano riferiti solamente ai costi di fornitura dei beni o alle opere compiute. Il Ministero precisa che “i costi ivi esposti sono riferiti all’insieme dei beni che concorre alla realizzazione delle tipologie di intervento elencate in tabella”.

A tale riguardo sono citati alcuni esempi, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo. Nel caso di isolamento di pareti disperdenti, sono ricomprese “la fornitura dell’isolante termico, del sistema di ancoraggio, tutti i materiali che concorrono alla realizzazione dell’intonaco esterno di copertura dell’isolante, etc. Inoltre, per le superfici orizzontali o inclinate, la pavimentazione (non di pregio), le tegole, il controsoffitto della sola porzione isolata, etc.; nel caso di infissi, la fornitura di infisso, telaio, controtelaio, celetto, cassonetto, tapparella, rullo avvolgibile, avvolgitore, persiane e, ove previsto, componentistica dell’impianto elettrico, etc.”

I costi massimi indicati nel decreto non comprendono l’IVA, i costi delle prestazioni professionali, i costi connessi alle opere relative all’installazione e tutti i costi della manodopera. Rientrano tra le “opere relative alla installazione” unicamente quelle relative alle opere provvisionali (compresi i ponteggi) ed alle opere connesse ai costi della sicurezza.

 

CORTE COSTITUZIONALE: NO AL DIVIETO DI SUBAPPALTO NEI BENI CULTURALI

GIURISPRUDENZA

Importante posizione assunta dalla Corte Costituzionale nella sentenza n.91/2022, depositata lo scorso 11 Aprile, sulle limitazioni del subappalto nel settore dei beni culturali.

Il Tar Molise aveva sollevato “questioni di legittimità costituzionale degli artt. 105 e 146 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), nella parte in cui non prevedono un divieto di subappalto nel settore dei beni culturali”.

La Corte ha ritenuto non fondate le questioni poste dal Tar, ritenendo che le limitazioni possono sussistere solo per l’avvalimento e non per il subappalto.

In tal senso, dopo aver evidenziato le caratteristiche normative dell’avvalimento, alle quali si lega la ratio della disposizione che vieta il ricorso a tale istituto nel settore dei beni culturali, ha precisato di non rinvenire, “nella disciplina relativa al subappalto, una analoga motivazione idonea a supportare la similitudine con l’art. 146, comma 3, cod. contratti pubblici e, di riflesso, a palesare una irragionevole disparità di trattamento. Il subappalto, pur condividendo con l’avvalimento taluni caratteri e finalità, a partire dal favor partecipationis, si connota per una disciplina, che garantisce la tutela dei beni culturali, ove siano oggetto del contratto.”

La ratio della norma, in sostanza, è quella di vietare l’avvalimento nel settore dei beni culturali, impedendo che tali lavorazioni siano eseguite da operatori privi dei requisiti specifici di qualificazione. L'avvalimento, infatti, non richiederebbe che la prestazione sia eseguita direttamente dall'impresa ausiliaria, “almeno fino a quando essa non diventi subappaltatrice, e quindi esecutrice diretta della specifica lavorazione”.

Diversa la fattispecie del subappalto nel settore dei beni culturali: in questo caso le lavorazioni sono eseguite in proprio dal subappaltatore qualificato e, comunque, l’appaltatore mantiene la responsabilità sull’esecuzione dello stesso subappaltatore.

 

NECESSARIO CONTRADDITTORIO, NON AD AUTONOMA RICERCA DI MERCATO PER VERIFICARE CONGRUITA’ DELL’OFFERTA

GIURISPRUDENZA

Il Consiglio di Stato (Sent. n.2442 del 4 aprile u.s.) è intervenuto nuovamente sulle modalità di verifica dell’anomalia dell’offerta. 

Nel caso preso in esame, la stazione appaltante aveva richiesto per iscritto, assegnando al concorrente un termine non inferiore a quindici giorni, la presentazione delle giustificazioni.


Come già precisato dal Consiglio di Stato, “l’art. 97, comma 5, prevede l’esclusione dell’offerta “solo se la prova fornita non giustifica sufficientemente il basso livello di prezzi o di costi proposti, tenendo conto degli elementi di cui al comma 4 o se ha accertato, con le modalità di cui al primo periodo, che l’offerta è anormalmente bassa” per i motivi di seguito elencati. La disposizione lascia quindi aperta l’opzione – ulteriore rispetto a quelle, previste, della insufficienza delle giustificazioni fornite e dell’accertamento dell’anomalia dell’offerta, conducenti per legge all’esclusione dell’offerta sospetta di anomalia – che la commissione di gara, ritenendo non integrate le due predette fattispecie, possa ritenere necessitata la produzione di altri elementi e provvedere di conseguenza” (Consiglio di Stato, sez. III, 11 ottobre 2021, n. 6818). 

A fronte di giustificazioni incomplete fornite dall’operatore economico, la stazione appaltante potrebbe chiedere chiarimenti all’impresa, attivando un’ulteriore fase di contraddittorio e provvedendo, all’esito, alla valutazione dell’attendibilità dell’offerta alla stregua degli elementi integrativi eventualmente acquisiti, ma non potrebbe sopperire, di propria iniziativa, all’assenza parziali di spiegazioni con un’autonoma ricerca di mercato volta a dimostrare la congruità di un costo, riferito ad alcuni dei prodotti offerti dall’operatore economico, non giustificato dall’impresa.

 

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

CONVENZIONI

Ricordare alle imprese che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti attestazioni SOA (attestazione, triennale, rinnovo) ed alle certificazioni ISO. Le imprese possono contattare i nostri uffici scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

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La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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