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PERIODICO INFORMATIVO - 22 APRILE 2022

News

 

INTERVENTO CONTRO IL BANDO ACEA PER LAVORI EDILI E IMPIANTISTICI

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

L’Associazione è nuovamente intervenuta nei giorni scorsi nei confronti di Acea sull’affidamento di lavori edili ed impiantistici (tre lotti per un valore complessivo di oltre 5 milioni) aggiudicato attraverso una “selezione privatistica a inviti”.

Nella lettera di contestazione formale è stata anzitutto criticata la scelta sulla natura privatistica, in quanto la composizione di Acea Spa, i settori strategici nei quali opera, il regime di sostanziale monopolio della sua attività impongono, a giudizio di Confapi e Aniem Lazio, il rispetto della normativa sui contratti pubblici o, quanto meno, l’attenta applicazione dei principi fondamentali di trasparenza, efficienza, correttezza e tutela della concorrenza.

Lo stesso Codice dei Contratti, richiamando proprio i contratti esclusi dall’applicazione del Codice, prevede inequivocabilmente la necessità di rispettare comunque i “principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, tutela dell’ambiente e efficienza energetica”.

Principi che non risultano assolutamente garantiti nella procedura di Acea, che conferma la “cristallizzazione” di un mercato chiuso, l’impossibilità di perseguire un’aggiudicazione al miglior offerente sulla base di offerte congrue, sostenibili e compatibili con il mercato. 

Non solo la selezione è, infatti, avvenuta sulla base di prezzari palesemente inadeguati e anacronistici, ma la graduatoria concernente l’aggiudicazione dei tre lotti ha evidenziato ribassi che sfiorano e, nel caso del terzo lotto, superano addirittura il 50%. Condizioni che si rilevano non ammissibili rispetto alla logica del mercato, alla congruità dei prezzi e alla tutela della qualità del lavoro.

L’Associazione ha pertanto sollecitato Acea a intraprendere le necessarie iniziative per rivedere tali procedure selettive che risultano incoerenti e irrispettose rispetto ai principi generali in materia di contratti pubblici.

 

“CASO CATALENT”, CONFAPI LAZIO SOLLECITA INTERVENTO IMMEDIATO PER RIMUOVERE BUROCRAZIA

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

Il Presidente di Confapi Lazio, Massimo Tabacchiera, ha commentato con un Comunicato Stampa la scelta della multinazionale farmaceutica Catalent, che ha deciso di non investire più 100 milioni di dollari nello stabilimento di Anagni, esasperata dopo due anni di attesa di autorizzazioni: “la burocrazia anacronistica, lenta, farraginosa che paralizza progetti industriali e allontana gli investitori dalla nostra regione costituisce una questione centrale sulla quale occorre intervenire immediatamente.”  

 “La vicenda di Catalent è certamente eclatante per i suoi effetti, per le dimensioni economiche, per gli imbarazzanti riflessi internazionali, ma si tratta purtroppo, come ben sanno tutti gli imprenditori del territorio, di una distorsione strutturale del sistema economico amministrativo regionale e nazionale.

Siamo continuamente alle prese con passaggi amministrativi insopportabili, con tempi di rilascio delle autorizzazioni indefiniti, con mancanza di riferimenti e di certezze. Anche in aree già urbanizzate ogni intervento propedeutico all’avvio o allo sviluppo di un’iniziativa produttiva, anche un semplice ampliamento di un capannone, diventa un’avventura incompatibile con un Paese che vuole ritenersi industrializzato e considerarsi competitivo.

Oltre ai problemi creati dalla pandemia e dalla guerra in corso – continua Tabacchiera - non possiamo permetterci di dover combattere ogni giorno anche con la burocrazia autoctona”.

“Se non siamo in grado di definire un intervento organico e strutturale, che peraltro sollecitiamo da tempo, - propone il Presidente di Confapi Lazio - approviamo almeno un provvedimento straordinario e temporaneo, che semplifichi e dimezzi passaggi e tempi delle procedure autorizzative consentendo all’economia del territorio di ripartire e di cogliere le opportunità di questa complessa fase storica.”

 

DEF 2022: APPROVATE RISOLUZIONI SU SUPERBONUS E RINCARO MATERIALI

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

Le Aule della Camera e del Senato, nella seduta del 20 aprile u.s, hanno approvato, a conclusione dell’esame del Documento di economia e finanza 2022, due risoluzioni che impegnano il Governo a intervenire ulteriormente su superbonus e rincaro materiali.

Di seguito i contenuti delle relazioni che interessano l’edilizia e che impegnano il Governo:  

- a prorogare il termine per le abitazioni unifamiliari, specificando che la percentuale del 30 per cento dell'intervento complessivo sia riferito al complesso dei lavori e non ai singoli lavori oggetto dell'intervento, valutando la possibilità di prevedere, da parte delle banche, il frazionamento del credito, qualora esso sia ceduto ai propri correntisti, anche in maniera frazionata per importo e annualità;

- a valutare la possibilità di cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto rilancio a soggetti diversi da banche, istituti finanziari e assicurazioni consentendo la cessione non solo ad esaurimento del numero delle possibili cessioni attualmente previste, ma anche prima;

- ad utilizzare gli spazi derivanti dalla manovra per nuove iniziative espansive disponendo ulteriori interventi per contenere l’aumento dei prezzi e adeguare i fondi destinati alla realizzazione di investimenti pubblici alla dinamica imprevista dei costi dell’energia e delle materie prime sia per i lavori in corso di esecuzione che per quelli di prossimo affidamento prioritariamente con riferimento ai progetti individuati nel PNRR. 

 

DECRETO MISE: DAL 18 MAGGIO AL VIA LE DOMANDE PER INVESTIMENTI SOSTENIBILI DI MICRO E PMI

AGEVOLAZIONI PMI

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto che definisce termini e modalità per la presentazione delle domande di acceso alle agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese, conformemente a principi di sostenibilità economica e transizione digitale contenuti nel piano Transizione 4.0.  Sono disponibili circa 678 milioni di euro di finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.

I finanziamenti sono destinati per circa 250 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro – Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento), mentre circa 428 milioni sono previsti per quelli nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).

Di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

Le imprese che richiederanno l’agevolazione non devono aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e dovranno impegnarsi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

Gli sportelli online verranno gestiti da Invitalia per conto del Ministero dello sviluppo economico.

Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate tramite procedura informatica sul sito di Invitalia a partire dalle ore 10 del 18 maggio 2022 (dalle ore 10.00 del 4 maggio è possibile procedere alla compilazione della domanda). Ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che riguardino macchinari, impianti e attrezzature, opere murarie (nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili), programmi informatici e licenze, acquisizione di certificazioni ambientali.
Le imprese beneficiarie possono avviare i programmi di investimento, ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, solo successivamente alla presentazione della domanda di accesso.
L’erogazione del contributo non può superare, nel corso di realizzazione del programma di investimento, il 90% del totale del contributo concesso. Il restante 10 % è erogato dal Soggetto gestore solo successivamente l’avvenuta realizzazione del programma di investimento.

Maggiori informazioni (testo del decreto, criteri di valutazione, spese ammissibili…)  sono presenti sul sito del Ministero (www.mise.gov.it).

 

APPROVATA CONVERSIONE D.L. ENERGIA: LE NOVITA’ PER L’EDILIZIA

                                                                                       ECONOMIA

Il 21 aprile u.s. è stata approvata in Senato la conversione in legge del d.l. n.17/2022, contenente, in particolare, le misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas. 

Il provvedimento cerca di fronteggiare il rincaro delle materie prime e di accelerare processi di approvvigionamento energetico per il futuro. Di seguito le misure più significative per l’edilizia e per il sistema produttivo: 

  • regime semplificato per impianti di energia rinnovabile: le semplificazioni saranno applicabili agli interventi di modifica sostanziale e non sostanziale degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a fonti rinnovabili. Nel caso di interventi di modifica non sostanziale che comportino un incremento della potenza installata e la necessità di ulteriori opere connesse senza incremento dell’area occupata, la realizzazione delle medesime opere connesse sarà autorizzata mediante la procedura semplificata e, quindi, assoggettata a dichiarazione di inizio lavori asseverata (DILA/CILA); 
  • applicazione della comunicazione in edilizia liberagli interventi da realizzare sui progetti e impianti eolici esistenti, e sulle relative opere connesse, che, a prescindere dalla potenza risultante dalle modifiche, vengono realizzati nello stesso sito;
  • risorse per compensazioni rincaro materiali: è stato confermato l'incremento 150 milioni sul fondo per l'adeguamento dei prezzi delle opere pubbliche per i contratti in corso relativi all’anno 2022;
  • semplificazioni per interventi nelle aree sottoposte a tutela: nelle aree tutelate (art. 142 codice dei beni culturali) vengono facilitati gli interventi di demolizione e ricostruzione (con variazione di sagoma e volumetria) che potranno essere autorizzati attraverso il rilascio del permesso di costruire;
  • bonus edilizi: confermata la possibilità della quarta cessione del credito per le comunicazioni inviate all'Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022. Come già anticipato nelle precedenti comunicazioni, è stato inoltre prorogato dal 29 aprile 2022 al 15 ottobre 2022 il termine entro cui i soggetti Ires e i titolari di partita Iva dovranno comunicare l'opzione sulla cessione dei crediti fiscali (inclusi quelli per i bonus edilizi);
  • progetti di rigenerazione urbana: la legge sblocca il finanziamento di 905 milioni (periodo 2022-2026) dando la possibilità ai comuni, esclusi dalla precedente graduatoria del ministero dell'Interno del 30 dicembre 2021, di accedere alle risorse. 

 

EUROPA: APPROVATA LA DIRETTIVA SULLA PRESTAZIONE ENERGETICA NELL’EDILIZIA

EUROPA

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha approvato la proposta della Commissione Europea di direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia, con l’obiettivo di garantire un miglioramento energetico degli edifici.  Con le nuove disposizioni, verranno introdotte norme minime di prestazione energetica a livello dell'UE, nuovi requisiti per gli attestati di prestazione energetica e un "passaporto di ristrutturazione" degli edifici. 

La finalità prioritaria è quella di promuovere la ristrutturazione degli edifici, per raggiungere un doppio risultato: ottenere un patrimonio immobiliare ad alta efficienza energetica entro il 2050 e offrire finanziamenti più accessibili nell'ambito dei piani per la ripresa e la resilienza, utilizzando i 750 miliardi di euro di fondi del pacchetto per la ripresa.

Il nuovo provvedimento prevede, in particolare, tre interventi specifici:

  • l'introduzione di alcune norme minime di prestazione energetica,in particolare per gli edifici residenziali con le prestazioni peggiori, fermo restando la facoltà degli Stati membri di decidere se il resto del patrimonio edilizio residenziale debba essere coperto da norme stabilite a livello nazionale;
  • il rafforzamento dei requisiti in termini di affidabilità e utilizzabilità degli attestati di prestazione energetica (APE), che comprendono l’accessibilità digitale, la buona qualità, il contenuto dettagliato e i metodi di calcolo precisi, l'accessibilità economica, l'accesso e la pubblicazione;
  • la creazione di un "passaporto di ristrutturazione" degli edifici entro il 2024, che consenta ai consumatori di accedere più facilmente alle informazioni e di ottenere costi più bassi al momento di pianificare la ristrutturazione dei loro edifici. Esso includerà benefici più ampi legati alla salute, al comfort e alla capacità di adattamento dell'edificio ai cambiamenti climatici.

 

ESCLUSIONE PER COLLEGAMENTO FRA IMPRESE: NON NECESSARIA LA PRESENZA DI OFFERTA ANOMALA

GIURISPRUDENZA

Il Consiglio di Stato (Sentenza n.2560/2022) ha ritenuto legittimo il comportamento di una stazione appaltante che, dopo aver ravvisato un collegamento tra due operatori partecipanti alla stessa gara, ne ha stabilito l’esclusione, senza aver verificato se effettivamente nel corso della procedura si fossero verificate anomalie sull’offerta.

I Giudici hanno motivato la loro decisione rilevando come la fattispecie del collegamento sostanziale fra concorrenti sia “qualificabile come di ‘pericolo presunto’ (con una terminologia di derivazione penalistica), in coerenza con la sua ‘funzione di garanzia di ordine preventivo rispetto al superiore interesse alla genuinità della competizione che si attua mediante le procedure ad evidenza pubblica”.

Sulla base di tale premessa, non è richiesta la prova che il collegamento sia pervenuto a risultati effettivi in relazione ai contenuti delle offerte.

La ratio della norma (art. 80 Codice Contratti) è quella di evitare il rischio di ammissione alla gara di offerte provenienti da soggetti che, in quanto legati da stretta comunanza di interesse caratterizzata da una certa stabilità, non sono ritenuti capaci di formulare offerte caratterizzate dalla necessaria indipendenza, serietà ed affidabilità, coerentemente quindi ai principi di imparzialità e buon andamento cui deve ispirarsi l’attività della pubblica amministrazione ai sensi dell’art. 97 della Costituzione.

Nel caso specifico preso in esame dal Consiglio di Stato, sono stati accertati i presupposti dell’unicità del centro decisionale in quanto:

  • fra le concorrenti si ravvisa effettivamente un regime di controllo societario;
  • esistono degli incroci a livello societario fra gli esponenti aziendali delle due società;
  • le società hanno presentato garanzia il medesimo giorno con la stessa banca e filiale;
  • i concorrenti hanno presentato offerte simili dal punto di vista economico che tecnico.

 

ERRORI FORMALI NELLA PRESENTAZIONE DELLE GARANZIE: DEVE ESSERE ATTIVATO IL SOCCORSO ISTRUTTORIO

GIURISPRUDENZA

Il Tar Lazio (Ordinanza n.2524/2022) si è pronunciato su un caso si presentazione della cauzione provvisoria non conforme allo schema posto a base di gara. 

Secondo i Giudici, deve essere attivato il soccorso istruttorio anche nei casi di invalidità o irregolarità della cauzione provvisoria, quando le ipotesi si riconducono all’ambito delle “carenze di elementi formali della domanda”, ossia di documentazione mancante, incompleta o che presenta un'irregolarità essenziale. 

Nel caso specifico oggetto dell’Ordinanza, tuttavia, l’impresa aveva inviato alla stazione appaltante l’appendice di polizza richiesta in occasione del soccorso istruttorio corredata di autentica notarile, ma quando il termine ultimo stabilito per la presentazione dell’offerta era abbondantemente decorso.

In caso di irregolarità formali concernenti la cauzione provvisoria è ammesso l'istituto del soccorso istruttorio, ma l'operatore può restare in gara solo se la cauzione provvisoria presentata in sanatoria, come pure la dichiarazione di impegno alla prestazione di garanzia definitiva, sono di data anteriore al termine per la presentazione delle domande di partecipazione.

 

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

CONVENZIONI

Ricordare alle imprese che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti attestazioni SOA (attestazione, triennale, rinnovo) ed alle certificazioni ISO. Le imprese possono contattare i nostri uffici scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

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La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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