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PERIODICO INFORMATIVO - 29 APRILE 2022

News

 

CONFAPI LAZIO: SI’ AL TERMOVALIZZATORE A ROMA, FINALMENTE SI AVVIA UNA STRATEGIA SUI RIFIUTI

                                                                               ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

Il Presidente di Confapi Lazio, Massimo Tabacchiera ha accolto con soddisfazione la decisione preannunciata dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri di realizzare un termovalorizzatore pubblico, tecnologicamente avanzato e ad impatto ambientale sostanzialmente nullo, assumendo, come sollecitato più volte dall’Associazione, scelte significative nella gestione dei rifiuti a Roma.

Finalmente la politica e la Pubblica Amministrazione – rileva Tabacchiera - si riappropriano del ruolo di definire scelte strategiche, indicare soluzioni che vadano oltre la gestione emergenziale, superare la cronica carenza di un piano organico degli impianti, definirne tipologia e localizzazione”.

“Occorre attivare un ciclo di valorizzazione energetica dei rifiuti che ci avvicini ai modelli già da tempo utilizzati nelle altre realtà urbane europee: attualmente Roma manda in discarica ben il 30% di rifiuti prodotti, circa 450.000 tonnellate”.

“Anche nel corso dell’ultima recente campagna elettorale a Roma e, in particolare, nel confronto avuto con i candidati, abbiamo sottolineato come fosse ormai improcrastinabile un piano sostenibile ed economicamente vantaggioso sulla gestione del ciclo dei rifiuti. La mancanza di programmazione, oltre agli evidenti problemi che purtroppo hanno deteriorato anche l’immagine di Roma a livello internazionale, ha generato centinaia di milioni di costi e una moltitudine di Tir che quotidianamente attraversano l’Italia per trasportare i nostri rifiuti in altri siti”.

“Il Sindaco ha evidenziato che il fabbisogno di Roma per lo smaltimento di rifiuti oggi ammonta a 1.200 tonnellate al giorno: non è pertanto più differibile la realizzazione di impianti tecnologicamente avanzati che garantiscano una corretta gestione e chiusura dell’intero ciclo”.

“Accogliamo pertanto positivamente l’impegno del Sindaco, Roberto Gualtieri e il preannunciato sostegno del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: su temi così centrali e fondamentali per il loro impatto ambientale, economico e civile, è auspicabile che ci sia determinazione e condivisione, cogliendo anche le opportunità di investimenti sui quali l’Amministrazione potrà contare nei prossimi anni.

“Da Confapi Lazio – conclude il Presidente - non mancherà certo il sostegno e la collaborazione per l’attuazione e per lo sviluppo di un programma di modernizzazione e di sviluppo urbanistico del territorio”.

 

ANAC: CONTESTATI AD ANAS LAVORI NON AGGIUDICATI PER CIRCA 1 MILIARDO

                                                                               CONTRATTI PUBBLICI

Con la delibera n.78/2022, l’Anac ha contestato ad Anas il mancato affidamento di lavori a causa delle lungaggini burocratiche “nell'espletamento degli adempimenti amministrativi e delle procedure di affidamento”. 

Il provvedimento, che scaturisce da una segnalazione pervenuta ad inizio 2021 e sul quale si è svolta una lunga indagine istruttoria, riguarda l’esecuzione di opere ritenute prioritarie dal Governo. 

Secondo l’Autorità, risultano censurabili, in particolare, “la lentezza con la quale si sono svolte le operazioni di gara e i connessi adempimenti amministrativi, con conseguenti gravi ritardi nell'assegnazione degli appalti”.

Il comportamento dell’ente appaltante, già oggetto di un pronunciamento dell’Anac nel gennaio u.s. (commentato in Aniem Lazio News del 18/02/2022) per frazionamento artificioso degli appalti, si configura illegittimo, in quanto contrario alle disposizioni di snellimento delle procedure previste dal “decreto semplificazioni” (d.l. n.76/2020); la lentezza delle procedure ha comportato una paralisi dei lavori per un valore di circa 1 miliardo ed ha fortemente disincentivato la partecipazione delle imprese. 

Si ritiene che il lungo protrarsi delle operazioni di gara, a causa dell'inerzia di Anas nello svolgimento delle proprie attività amministrative, possa aver scoraggiato la partecipazione alle gare degli operatori economici fino a causare il ritiro dalla competizione dei concorrenti partecipanti”, situazione che – sottolinea l’Autorità “costituisce un vulnus per la concorrenza e, nel contempo, è causa di danni indotti agli utenti per i potenziali ritardi nell'esecuzione dei lavori di manutenzione programmati”. 

Oltre ad aver disatteso le norme del “decreto semplificazioni”, l’Anac ha rilevato “il generale contrasto dell’operato dell’Amministrazione con i principi di economicità, efficacia e tempestività di cui all’art. 30 del d.lgs 50/2016, constatata l’inerzia della S.A nell’espletamento degli adempimenti amministrativi di propria competenza in relazione alle procedure di affidamento”.

 

MINISTRO ECONOMIA IN PARLAMENTO SU SUPERBONUSSI’ A PROROGA PER VILLETTE E UNIFAMILIARI

                                                                               FISCO

Il Ministro dell'Economia, Daniele Franco, intervenendo alla Camera il 27 aprile u.s. sui prossimi interventi di modifica alla disciplina del superbonus, ha dichiarato che il Governo intende prorogare dal 30 giugno al 30 settembre il termine, riservato a villette e case unifamiliari, per raggiungere la soglia del 30% dei lavori e accedere al superbonus fino alla fine del 2022. Ulteriore significativo intervento, inoltre, sarà quello di consentire alle banche di cedere il credito ai propri correntisti già alla prima cessione, senza quindi dover attendere il quarto passaggio.

“L'impegno per il Governo a prorogare oltre il 30 giugno 2022 il termine per il raggiungimento del 30% dei lavori delle case unifamiliari e villette per accedere al superbonus 110% - ha evidenziato il Ministro - non presenta particolari criticità, e pertanto non vi sono impedimenti alla sua approvazione in un prossimo veicolo legislativo. Per quanto riguarda la possibilità di consentire sempre la cessione banca-correntista, e non solo al quarto passaggio, tale ulteriore previsione verrà introdotta dal Governo in un prossimo intervento normativo”. 

Le modifiche preannunciate in Parlamento dal Ministro saranno probabilmente inserite in uno dei prossimi decreti leggi o nella legge di conversione del D.L. n.21/2022 (c.d. decreto energia). 

Nell’ambito di quest’ultimo provvedimento, si segnala che nelle ultime ore il Parlamento ha approvato un emendamento che inserisce l'installazione di sonde geotermiche tra gli interventi trainanti del superbonus. In particolare, la nuova norma include l’utilizzo delle sonde tra le modalità attraverso le quali realizzare gli interventi trainanti (es. sostituzione impianti climatizzazione, impianti ibridi o geotermici, fornitura di acqua calda).

La disposizione precisa, tuttavia, che “l’onere ascrivibile all’ampliamento degli interventi ammessi all’agevolazione, va ricondotto in ogni caso all’interno dei massimali di spesa”: in sostanza, per questo tipo di interventi non è previsto un autonomo massimale di spesa, escludendo quindi oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. 

 

AGGIORNATA PIATTAFORMA AGENZIA ENTRATE PER CESSIONE CREDITI

FISCO

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova Guida per l’utilizzo della Piattaforma cessione crediti a cui possono accedere i cessionari dei crediti “per lavori edilizi” e i fornitori che hanno applicato lo sconto in fattura. La piattaforma consente, in particolare, di visualizzare e accettare le transazioni, per poi utilizzarle in compensazione o, eventualmente, per cederle nuovamente.

Sulla base della più recente evoluzione legislativa, i crediti sono distinti in relazione alla natura del soggetto cessionario, rendendo evidente all’utilizzatore se il proprio credito può essere ceduto a chiunque, soltanto a soggetti “qualificati”, o se, al contrario, non è più cedibile.

Allo stato attuale, il credito d’imposta derivante dai bonus “edilizi”, anche quando spettante all’impresa esecutrice in virtù dello sconto in fattura, è cedibile una sola volta ad altri soggetti terzi, comprese banche ed intermediari finanziari, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni se effettuate nei confronti di banche, intermediari finanziari, società appartenenti a gruppi bancari e assicurazioni.

Dal 1° maggio, alle banche sarà concessa la possibilità, ove terminate le cessioni possibili, di un’ulteriore cessione da effettuarsi esclusivamente a favore dei propri correntisti.

 

DIRETTIVA EUROPEA SU IVA: GLI EFFETTI SULL’EDILIZIA

                                                                               FISCO

Con la Direttiva 2022/542/UE del 5 aprile u.s. vengono aggiornate le tipologie di beni e servizi che possono usufruire delle aliquote Iva ridotte.

Gli Stati dell’Unione Europea dovranno adeguarsi alla nuova Direttiva entro il 31 dicembre 2024, ma per le operazioni immobiliari è previsto un arco temporale diverso per garantire l’adattamento delle normative nazionali.

Più in particolare, viene previsto quanto segue:

  • per le opere di urbanizzazione l’IVA al 10% potrà essere mantenuta su scelta dello Stato italiano;
  • per la “prima casa” l’IVA al 4% potrà essere applicata fino al 1° gennaio 2032;
  • per le “seconde case” l’IVA al 10% fino al 31 dicembre 2041;
  • l’IVA del 10% per gli immobili non residenziali potrà essere applicata fino al 1° gennaio 2032;

Entro il 7 luglio 2022 l’Italia dovrà trasmettere al Comitato IVA le disposizioni e le condizioni di applicazione, tra l’altro, delle operazioni con l’aliquota IVA del 4%, ivi comprese quelle sulla “prima casa”.

 

CASSA INTEGRAZIONE: ANCHE CRISI DI MERCATO E MANCANZA MATERIE PRIME INSERITE TRA LE CAUSALI

                                                                               LAVORO

La crisi di mercato e la mancanza di materie prime conseguenti alla guerra in Ucraina rientrano tra le cause di CIGO.

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso noto, infatti, che con il Decreto ministeriale n. 67 del 31 marzo 2022 sono state apportate modifiche e integrazioni al Decreto del 15 aprile 2016, n. 95442 avente per oggetto la “Definizione dei criteri per l’approvazione dei programmi di cassa integrazione salariale ordinaria”.

In particolare, viene previsto che “per l’anno 2022, in considerazione della grave crisi internazionale in atto in Ucraina …… integra la fattispecie di “crisi di mercato” la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa derivante anche dall’impossibilità di concludere accordi o scambi determinata dalle limitazioni conseguenti alla crisi in Ucraina”.

Anche la fattispecie “mancanza di materie prime o componenti” deve ritenersi sussistere “quando sia riconducibile a difficoltà economiche, non prevedibili, temporanee e non imputabili all’impresa, nel reperimento di fonti energetiche, funzionali alla trasformazione delle materie prime necessarie per la produzione”.

 

TAR LAZIO: QUANDO SONO NECESSARI I PERMESSI DI COSTRUIRE PER MANUTENZIONI E RISTRUTTURAZIONI  

GIURISPRUDENZA

Il Tar Lazio (Sentenza n. 4635/2022) ha cercato di chiarire i confini operativi tra manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria e restauro conservativo (disciplinati dall’art. 3 del Testo Unico Edilizia) ai fini della loro riconducibilità ad attività che necessitano del permesso di costruire o possono ritenersi rientranti nell’edilizia libera.

Secondo i Giudici amministrativi, la modifica delle tramezzature interne di un fabbricato non richiede il permesso di costruire (o la scia), non venendo in rilievo alterazioni dei parametri urbanistici ovvero incrementi di volumetria e superficie.

Analoga conclusione nel caso della sostituzione di infissi: il TAR conferma che si tratta di un’attività di manutenzione ordinaria, e dunque di edilizia libera.

In linea generale, il TAR conferma che gli interventi di mera demolizione di opere già esistenti (ovvero, interventi di demolizione a cui non faccia seguito alcuna ricostruzione), non vanno annoverati tra gli interventi imponenti il previo rilascio del permesso di costruire e, ancora, tra quelli soggetti al previo rilascio dell’autorizzazione paesaggistica da parte dell’autorità competente, attesa la piena idoneità di essi a garantire proprio la salvaguardia dello stato dei luoghi, così come oggetto di tutela da parte del legislatore. 

 

CONSIGLIO DI STATO: CONDANNA DELLA PERSONA FISICA INCIDE SU AFFIDABILITA’ DELL’IMPRESA

GIURISPRUDENZA

Il Consiglio di Stato (Sentenza del 22 aprile u.s., n.3107) confermando la sentenza di primo grado, ha sancito che la presenza di una persona fisica non dotata della necessaria integrità, anche per condotte avute con operatori economici diversi dall’attuale, coinvolge “per contagio” la stessa affidabilità dell’impresa. 

Nel caso specifico preso in esame dai Giudici, l’aggiudicatario era stato escluso in quanto il Presidente del C.d.A. e socio dell’azienda era stato sottoposto a ordinanza di custodia cautelare per un’inchiesta di corruzione in appalti pubblici. 

Nella sentenza si precisa che allorchè una persona fisica, titolare di carica rilevante, sia coinvolta in procedimenti penali, anche per condotte tenute nella qualità di organo di un operatore economico diverso da quello che partecipa alla gara, si applica la teoria c.d. del “contagio”. La presenza cioè di una persona fisica non dotata in sé della necessaria affidabilità/integrità, trasmetterebbe tale caratteristica all’operatore economico de facto e prescindendo dall’imputazione degli atti. 

A supporto di tale conclusione, il Consiglio di Stato ha richiamato l’orientamento univoco della giurisprudenza e dell’Anac.

 

ATTIVO LO SPORTELLO QUALIFICAZIONE DI ANIEM LAZIO

CONVENZIONI

Ricordare alle imprese che è attivo lo sportello qualificazione Aniem Lazio per assistere e fornire consulenza su tutte le tematiche inerenti attestazioni SOA (attestazione, triennale, rinnovo) ed alle certificazioni ISO. Le imprese possono contattare i nostri uffici scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   oppure telefonando al numero 334.9767911.

 

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La digitalizzazione dell’industria non è una trasformazione per pochi eletti. Anche le piccole e medie imprese, con tutte le difficoltà del caso, si sono messe in marcia e ora un’indagine svolta per il ministero dello Sviluppo economico dalla società Met, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi, parla di una prima inversione di tendenza: quasi una su tre utilizza tecnologie 4.0 o ha in programma di farlo.  Fonte

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